INTERDITTIVE ANTIMAFIA PER QUATTRO AZIENDE ABRUZZESI, TRE NELLA PROVINCIA AQUILANA

Incappano in quattro interdittive antimafia altrettante aziende agricole abruzzesi. Tre nella provincia dell’Aquila e una in quella di Pescara: la disposizione è stata firmata dai prefetti Cinzia Torraco e Giancarlo Di Vincenzo. A Pescara la società interessata opera nel settore della coltivazione di terreni, selvicoltura, allevamento del bestiame e attività connesse, che, nell’ambito di tale attività, attinge anche a fondi pubblici. Il provvedimento di interdizione è stato emanato per il concreto ed attuale rischio di condizionamento della società dovuto alla contiguità con altri soggetti e società risultati appartenenti direttamente o indirettamente alla criminalità organizzata. L’interdittiva emanata è il risultato di un meticoloso lavoro di monitoraggio per prevenire il rischio di infiltrazioni della criminalità nel tessuto economico e imprenditoriale del territorio, impedendole ogni rapporto con la Pubblica Amministrazione svolto dal Gruppo Interforze Antimafia, coordinato dalla Prefettura e del quale fanno parte le Forze di Polizia (Questura, Arma dei Carabinieri e Guardia di Finanza) e la Direzione Investigativa Antimafia, Centro operativo di Napoli – cui va il sentito ringraziamento per l’attività incisiva ed efficace svolta e per il costante impegno profuso al fine di intercettare gli eventuali segnali di tentativi di influenza da parte delle organizzazioni criminali. E’ la seconda interdittiva antimafia adottata in pochi mesi a Pescara. All’Aquila invece il provvedimento è giunto al termine di un intenso lavoro istruttorio frutto di una proficua sinergia tra la Prefettura, le forze dell’ordine territoriali e la Direzione Investigativa Antimafia e si inquadra nell’ambito delle concessioni di terreni agricoli e zootecnici demaniali da parte degli enti locali e in quello delle erogazioni pubbliche per l’agricoltura.