PRATOLA, IL PD A PATTI COL “DIAVOLO” PUR DI BATTERE ANTONELLA DI NINO

di Luigi Liberatore – A quelli del Pd non piace davvero fare l’opposizione, gli fa gola amministrare, nelle macro aree così come nelle piccole realtà. Hanno un’anima di “governo”, da Berlinguer in poi. L’aspirazione di tornare in sella scuote perfino l’addomesticata Pratola Peligna, la ex “Stalingrado” nostrana che da cinque anni è sotto il dominio di Antonella Di Nino, sindaco di destra e già ricandidata alle prossime elezioni di primavera. Il punto, o il disappunto del Pd, è che il sindaco in carica gode del favore di tutti i pronostici per cui si prospetta una sua rielezione plebiscitaria, almeno stando ai non sempre puntuali riscontri dei sondaggi. Il Pd pratolano, tuttavia, vuole sottrarsi al capestro del “deja vu” ed ha in animo di tentare un accordo con gruppi di opposizione facenti capo all’ex consigliere regionale, Andrea Gerosolimo, pur di far fronte comune allo spettro (ancorchè delizioso) di Antonella Di Nino. Ma è come sovvertire l’ordine costituito dal momento che una ipotesi di questo tipo viene considerata a livello provinciale come una specie di abiura, soprattutto considerando che Andrea Gerosolimo, avversario del Pd a Sulmona, era stato rappresentato come l’odiato nemico e col quale mai si sarebbe potuto trovare un punto di incontro. A Sulmona sappiamo come sia finita, con Gerosolimo, o Celestino V se volete, che spiana la strada al Pd con una scelta piena di sdegno ma ancor più carica di interrogativi. Questo aspetto non ci interessa, e non ci piace far dietrologia. Ci lascia qualche sospetto, invece, il tentativo ora del Pd di voler arruolare le truppe dell’ex nemico, o meglio ci chiarisce una volta ancora la tendenza governativa del Pd.  Mattia Tedeschi, segretario della sezione di Pratola Peligna, ha detto che “stiamo cercando di creare una convergenza ampia che rappresenti un’alternativa seria e concreta all’attuale amministrazione”. Che significa seria? La serietà sarebbe un valore aggiunto portato dall’avvento di “Gerosolimo”? Ma non era un diavolo? Mi sa che questo matrimonio non si farà. Come ci sembra che la più disinteressata alla faccenda sia proprio il sindaco in carica, la serafica Antonella Di Nino.