RIPARTE LA MACCHINA ORGANIZZATIVA PER LA XXVI EDIZIONE DELLA GIOSTRA CAVALLERESCA
Dopo due anni di stop conseguenti alla pandemia, riparte la macchina organizzativa della Giostra Cavalleresca di Sulmona. E lo fa con rinnovate ambizioni e grandi progetti per consentire alla manifestazione principe della cittĆ , di allargare il fronte dāazione e occupare in maniera stabile e definitiva,Ā un posto di rilevo nellāambito delle rievocazioni storiche italiane. Il primo passo ĆØ stato quello di potenziare il settore della comunicazione affidandosi ad unāagenzia, la Beatrice Gigli Communication, che si occupa di management e di relazioni pubbliche su tutto il territorio nazionale. āIn questa edizione che dovrĆ segnare la rinascita della nostra cittĆ , abbiamo voluto investire decisamente sulla comunicazione, rivolgendoci a professionisti del settore che ci aiuteranno a veicolare la nostra manifestazione fuori dai confini regionaliā, spiega il presidente Maurizio Antonini. āVogliamo crescere sia a livello di quantitĆ che di qualitĆ , affiancando alle nostre due Giostre, quella di Sulmona e quella Europea, manifestazioni culturali e ludiche che vedranno coinvolti personaggi di primo piano nellāambito della cultura e dello spettacolo. CosƬ ĆØ stato Ā quando si ĆØ trattato di individuare lāartista che dovrĆ realizzare il palio della prossima edizione quella, si spera, che segnerĆ la fine della pandemiaā. Da due giorni sono presenti in cittĆ Alessandro Erra, gallerista e curatore eĀ l’artista friulano Giordano Floreancig chiamato, questāultimo,Ā a realizzare il palio della XXVI edizione della Giostra cavalleresca di Sulmona. Sgarbi dice di lui che attraverso i suoi quadri racconta āla tragedia dellāesistenzaā nella fisicitĆ concreta di una materia cromatica che conquista la tridimensionalitĆ dello spazio“. Lāartista dipinge volti. Soltanto volti. I nuovi lavori di Floreancig, molto materici, deformano la figura dandole quella tridimensionalitĆ che, come ha spiegato Sgarbi, āha una forza espressionista molto forteā. Il critico dāarte ha poi accostato queste opere alla pittura dei grandi maestri inglesi del Novecento: āIl pittore dipinge un quadro libero con i colori che vanno dove vogliono, perĆ² delimita il confine di un volto. Le opere di Giordano hanno una loro forza e una propria carica espressiva. Quadri che sulmonesi e turisti potranno ammirare in una mostra Ā che sarĆ allestita negli spazi della Cappella di Cristo e in quelli della Rotonda di San Francesco, in occasione della prossima edizione della Giostra cavalleresca.
Nei giorni trascorsi a Sulmona lāartista friulano, ha voluto visitarla tutta, per conoscerla fin nei vicoli piĆ¹ reconditi in modo da trasportare e trasmettere le sue sensazioni e le sue impressioni nel Palio che si accinge a realizzare. “Dalle mie parti, ad Udine, quando si incontra una persona particolarmente felice, si usa dire: Ā ā sei stato in giostra?ā. Ecco !Sulmona mi dĆ questa impressione, che ogni giorno cāĆØ la giostra. Tutti gli edifici nascondono all’interno qualcosa di inaspettato; non ci sono vie senza uscite, e per fortuna. E non parliamo del cibo e del vino, Ā lƬ la giostra, non si ferma mai. Infine cāĆØ la gente di Sulmona che ti tiene Ā in braccio e ti coccola, Ā e che io chiamo Ā confetti, i veri confetti di Sulmonaā. Nei due giorni trascorsi nel capoluogo peligno, Giordano Florancig, Alessandro Erra, Beatrice Gigli e il presidente dellāassociazione GiostraĀ Maurizio Antonini, hanno incontrato anche lāassessore alla cultura del Comune di Sulmona Emanuela Ceccaroni, per renderla partecipe dellāambizioso progetto che sta nascendo attorno alle Giostre di Sulmona.