NO GREEN PASS, BRINDISI ALLA LIBERTA’ E SOCIALITA’ IN PIAZZA MAGGIORE
“Pass nu drink in Piazz”. E’ l’originale titolo della manifestazione che i cittadini “no green pass” terranno sabato prossimo, 19 febbraio, in piazza Maggiore. Un brindisi aperto a tutti che si svolgerĆ dalle 17.30 alle 21. I promotori del brindisi “no green pass” chiedono solo di portare da bere, “per brindare alla libertĆ , alla socialitĆ , alla vita e stare in compagnia…il resto viene da sĆ©”. Precisano inoltre che da persone civili terranno la piazza pulita. Intanto resta l’eco dell’operazione compiuta dalla Polizia, nella pizzeria Olivero’s, in corso Ovidio, mentre alcuni attivisti no green pass erano insieme a cena, quando il locale era stato giĆ chiuso, per accogliere Marco DāAmato, originario di Villanova, sospeso dal lavoro perchĆ© non vaccinato e che ha deciso di recarsi a piedi a Roma, per presentare la proposta al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di assumere direttamente āla responsabilitĆ e lāonere, di provvedere alla crescita del proprio figlio minore, nel caso si verificassero reazioni avverse al siero sperimentale, tali da non poter essere piĆ¹ in grado di svolgere una vita normaleā. Dal commissariato sostengono di aver operato nel massimo rispetto della normativa, richiamando a tal proposito lāarticolo 16 del Testo Unico delle leggi di pubblica sicurezza: āGli ufficiali e gli agenti di pubblica sicurezza hanno facoltĆ di accedere in qualunque ora nei locali destinati allāesercizio di attivitĆ soggette ad autorizzazioni di di polizia e di assicurarsi dellāadempimento delle prescrizioni imposte dalla legge, dai regolamenti o dallāautoritĆ ā. Anche perchĆ©, come precisato, il locale era in orario di chiusura e non avrebbe potuto accogliere avventori. Nulla riguardo il fatto che gli ospiti fossero attivisti no green. E comunque sia a rendere nota quella cena-riunione ĆØ stato proprio uno dei partecipanti che ha pubblicato al riguardo un post sui social. La titolare della pizzeria, Daniela Colaberardino, comunque sia ha fatto sapere che finora non le ĆØ stato notificato ancora nulla. Ieri, nel giorno in cui ĆØ scattato lāobbligo della certificazione verde sui luoghi di lavoro, la stessa titolare dell’esercizio in segno di protesta ha deciso di tenere chiuso il locale affiggendo un cartello con su scritto: āOggi 15 febbraio 2022 il locale resterĆ chiuso per aderire al giorno della vergogna, in cui ĆØ stato abbattuto il primo principio della Repubblica: il diritto al lavoroā.