BOTTE ALLA SUA EX, 2 ANNI E SEI MESI A UN 32ENNE

Non avrebbe accettato la fine della relazione con la sua fidanzata al punto da minacciarla continuamente prima per telefono e poi con aggressioni verbali e fisiche fino a procurarle uno stato dā€™ansia e di paura che non le avrebbe permesso di vivere tranquillamente la sua vita. Ieri il giudice del tribunale di Sulmona, Francesca Pinacchio, lo ha condannato a 2 anni e sei mesi di reclusione, al risarcimento della parte civile in separata sede, e al pagamento delle spese processuali. Protagonista e imputato della vicenda giudiziaria A.P. 32 anni di Castel di Sangro. Tutto, dicevamo, ĆØ partito dalla decisione di una ragazza, anche lei residente nel capoluogo sangrino, di troncare la relazione che aveva con il suo fidanzato. Troppo geloso e troppo possessivo: piĆ¹ volte lā€™avrebbe accusata di avere relazioni con altri uomini fino a quando la giovane ha deciso di lasciarlo. Da quel momento ĆØ iniziato per la ragazza un lungo calvario fatto di minacce telefoniche e continui pedinamenti, culminato con lā€™aggressione da parte del suo ex.
Era la sera del 12 febbraio dello scorso anno quando la giovane che allā€™epoca dei fatti aveva 22 anni, e che nel procedimento giudiziario ĆØ assistita dagli avvocati Aldo e Gaetana Di Ianni, dopo aver finito di lavorare si era diretta verso casa a bordo della sua auto, cosƬ come faceva tutte le sere. Arrivata a destinazione aveva trovato ad attenderla il suo ex, il quale senza alcuna autorizzazione aveva aperto la portiera salendo sullā€™auto e iniziando a lanciare pesanti accuse nei confronti della 21enne che intimorita dallā€™aggressivitĆ  del 28enne era scesa dallā€™auto per cercare di allontanarsi. Dopo averla inseguita, il giovane lā€™aveva scaraventata a terra picchiandola, rubandole il cellulare e mandandola in ospedale con il volto tumefatto, con un trauma del rachide e 20 giorni di prognosi. Ieri ĆØ arrivata la condanna per il giovane castellano.