SETTE COMUNI SI METTONO INSIEME PER LA RIGENERAZIONE URBANA E SOCIALE DELLA VALLE PELIGNA

Sette Comuni della Valle Peligna si mettono insieme per favorire investimenti in progetti di rigenerazione urbana, per combattere la marginalizzazione e il degrado sociale. Ma anche per favorire il turismo attraverso nuovi servizi e la mobilitĆ  sostenibile. Lā€™iniziativa coinvolge anche la cittadina di Popoli che nonostante ricada nella provincia di Pescara ha deciso, con convinzione, di entrare a far parte della rete che vede come Comune capofila Pratola Peligna. Gli altri che hanno aderito sono i Comuni di Vittorito, Raiano, Roccacasale, Corfinio e Prezza.

PopoliĀ 

ā€œAbbiamo aderito con convinzione senza guardare ai campanili e alle barriere provinciali, solo ed esclusivamente per il bene comune e del nostro territorioā€, afferma il sindaco di Popoli Dino Santoro. ā€œAnche perchĆ© Popoli ĆØ lā€™ultimo paese della Valle Peligna e il primo della Val Pescara, geograficamente e storicamente piĆ¹ legato alla prima che alla seconda. Vogliamo avviare un discorso piĆ¹ ampio che possa portare ad una collaborazione Ā che non si fermi solo a questa iniziativa ma guardi a progetti futuri, sempre piĆ¹ ambiziosi per creare lavoro e ricchezza e rilanciare questa parte dellā€™Abruzzo sempre piĆ¹ in preda allo spopolamentoā€. I sette Comuni hanno giĆ  preparato una delibera di adesione, una convenzione che sarĆ  votata da tutti i consigli comunali e sarĆ  parte integrante della richiesta di finanziamento in linea con la Legge di Bilancio per lā€™anno 2022 e per il triennio 2022-2024 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 31 dicembre scorso. Il finanziamento in ballo ĆØ di 5 milioni di euro che andrĆ  diviso tra i sette Comuni. Il 40% sarĆ Ā diviso equamente e il restante 60% sarĆ  ripartito in base al peso demografico dei singoli Comuni.Lā€™appalto sarĆ  gestito dalla Centrale unica di committenza delle Terre dei Peligni. Tre gli assi di indirizzo tra i quali scegliere il progetto: recupero di immobili rivolti alla riduzione dei fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale; asse turistico e quello della mobilitĆ  sostenibile. ā€œUna opportunitĆ  che non si puĆ² perdere e di concerto con tutti gli altri sei Comuni abbiamo deciso di unirci e rispondere al bandoā€, evidenzia il sindaco di Pratola Antonella Di Nino, capofila del progetto.

Pratola Peligna

ā€œNoi ci stiamo mettendo tutto lā€™impegno con i nostri uffici e ci auguriamo davvero di portare a casa il risultato.Ā Sembra di rivivere un poā€™ lā€™esperienza del FAS.Ā La concertazione ĆØ sempre una bella esperienza amministrativa perchĆ© ognuno daā€™ il suo apportoā€. Ma per il sindaco di Raiano Marco Moca, questo puĆ² essere lā€™inizio per arrivare ad una vera e propria unione dei Comuni sempre piĆ¹ stretta e fattiva, nell’interesse dell’intera Valle Peligna. “Ci siamo messi insieme perchĆ© bisognava raggiunger i 15 mila abitanti per partecipare al bando”, spiega Moca, “partendo dai Comuni che fanno parte dall’Unione Terre dei Peligni abbiamo coinvolto anche Popoli che seppur di un’altra provincia ĆØ legato geograficamente alla Valle Peligna dal Monte Morrone, dal Parco della Maiella e dal fiume Aterno. E su questa direttiva ci muoveremo anche nel prossimo futuro”.

4 thoughts on “SETTE COMUNI SI METTONO INSIEME PER LA RIGENERAZIONE URBANA E SOCIALE DELLA VALLE PELIGNA

  • Vivo in Canada, ma sono nata a Popoli nella casa di mia nonna.
    Sono interressata da tutte che tocco a Popoli.
    Grazie mille !
    Loana Villa

    • Ottima iniziativaper la volorizzazione della Vallata Peligna e la Vallata dell’Aterno sino a Popoli.

  • Era ora. Ripensiamo il Territorio, movimento popolese, si batte da anni per ottenere risultati di questo tipo. C’ĆØ anche un risoluzione della giunta popolese per arrivare ad una fusione di comuni perchĆØ si possono ottenere finanziamenti corposi. Non si ĆØ fatto poi nessun tentativo di smuovere le acque. Questo ĆØ il primo colpo che gli amministratori della valle battono su questo tasto. La mia constatazione ĆØ che fino ad ora, allo scopo di essere padrone in casa, nessun amministratore politico ha voluto delegare una giunta strapaesana a decidere per il proprio paese, a costo di non disporre di notevoli finanziamenti che potevano migliorare la situazione della valle. Sono proprio contento che qualcosa si stia muovendo

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    • Purtroppo questa iniziativa non ha le basi culturali e politiche per ritenerla in una scia positiva. E’ il solito passo di stile campanilista e di finanziamenti a pioggia in contrasto con lo spirito Europeo. Ciascuno prende un gruzzoletto e poi tutto come prima. E’ la dimostrazione che nulla ĆØ cambiato.Il progetto del 5 aprile 2019 ĆØ stato tradito senza spiegare mai il perchĆØ, e ora che ci sono dei soldi da prelevare al bancomat si fa un’associazione. Il che dimostra incapacitĆ  e non volontĆ  di mollare i campanili per dedicarsi a un PROGETTO strutturale unitario che produca sviluppo e ripopolamento. Si disperdono soldi in completa contraddizione, ripeto, con le direttive ed attese strategiche europee. Non c’ĆØ coraggio e capacitĆ  di guardare avanti con una Visione innovativa. Posizione ancora concervatrice e di retroguardia. In pratica, in uno slogan, Popoli passa da ruolo e responsabilitĆ  da CAPOFILA previsto nella decisione Consigliare del 5 aprile 2019, a un ruolo di CODA, APPENDICE dietro Pratola Peligna.

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