IL MIO PRIMO INCONTRO CON DONATELLA RAFFAI A “CHI L’HA VISTO?”. COME UN ESAME DI STATO

Fiorentina Galterio, giornalista originaria del nostro territorio, per trent’anni responsabile dell’Ufficio stampa della popolare trasmissione di Raitre “Chi l’ha visto?” , ricorda Donatella Raffai, storica conduttrice del programma, che ieri si è spenta a Roma.

Nella stanza della conduttrice, via del Babuino 9, sono davanti alla cattedra, seduta, con la mia cartella di appunti. Alle mie spalle in piedi,i responsabili del programma.Uno scherzo del destino mi ha portato lì, in Rai, in un programma di cronaca, io, che mi occupo di promozione di arte, teatro, cinema, concerti e festival di musica classica. Devo esporre  il mio piano di lavoro per l’ufficio stampa del programma e della conduttrice. Cerco di essere stringata ed essenziale. Mi sento quasi sotto esame ma, con una certa sicurezza e un po’ spavaldamente le spiego come intendo procedere. E’ lei, Donatella Raffai, al culmine del suo successo televisivo (una media di 7 milioni di telespettatori!) che interrompe tutto: “Ok ok. Questa –parlando di me-  intende veramente fare l’ufficio stampa, e sa anche come!..” Questo l’inizio di un rapporto di lavoro e di amicizia schietto e basato su fiducia e apprezzamento reciproco. Era il 1992.  A Natale Donatella, all’incontro in redazione per scambiarsi gli auguri, come chi conosce bene le persone che la circondano, arriva  con un regalo per tutti, scelti uno per uno, tutti diversi e ciascuno adatto al destinatario. Per me c’è un cuoricino d’oro. Siamo andate avanti con crescente stima reciproca, io ad accompagnarla sempre in tutti gli appuntamenti per interviste o partecipazioni tv, lei a coinvolgermi sempre in tutti gli incontri di lavoro per proporre nuovi progetti ai capistruttura.  Mi aveva conquistato. Anche per certe sue follie su cui rideva soddisfatta: aveva rifiutato una cifra da capogiro per andare a fare un programma nell’azienda concorrente. Una persona coerente e determinata, coerente fino all’esasperazione, ma anche una donna sensibile, generosa e attenta al prossimo. Un’attenzione che ho fatto fatica in seguito a riscontrare in altri. In una intervista che le avevo fissato per un importante quotidiano mi aveva dato appuntamento a casa, nei pressi di piazza Navona. I gatti li aveva chiusi in bagno.Lei esponeva i suoi progetti per il futuro e il giornalista appuntava sul taccuino. Prima di lasciarci, in gran segreto, mi avvertiva di aver deciso di mollare il programma  e mi chiedeva la disponibilità a lavorare per il suo nuovo progetto. Poi le cose purtroppo sono andate diversamente. Mi mancherà Donatella. Per me sempre la numero uno!