AL CONGRESSO DELLA MEDICINA ESTETICA ENNIO ORSINI PRESENTA LA SUA PROTESI DEL CAPEZZOLO

Si chiama Xtrude ed è una nuova tecnica del dermopigmentista sulmonese, Ennio Orsini, in grado di produrre piccole protesi di silicone del complesso areola-capezzolo adatte per le donne che, in seguito ad un intervento chirurgico dopo un tumore, gli sono state tolte le mammelle. “Queste donne – spiega Orsini – dopo l’intervento vivono con un seno ricostruito ma senza capezzolo e areola. Invece con la mia tecnica, possono attaccare con un collante, messo a punto dall’Università Tor Vergata, piccole protesi molto realistiche”. “Questa idea, che ha avuto un’estensione con la creazione della prima Banca del Capezzolo, è un’iniziativa unica in tutto il mondo. Una donna che non ha il capezzolo si collega ad un sito, sceglie un capezzolo simile a quello che aveva prima del tumore ed il mio network, composto da più di 70-80 operatori non solo in Italia ed in Europa ma anche nel Mondo, è in grado di produrre una protesi”. Ennio Orsini illustrerà la sua invenzione al 43° congresso del Sime (Società Italiana di Medicina Estetica) in programma dal 13 al 15 maggio al Centro Congressi Rome Cavalieri di Roma. “Il Sime – precisa Orsini – è il congresso più rappresentativo della medicina e della chirurgia estetica al quale partecipano i medici di tutta Europa. Un palcoscenico illustre molto ambito dalla comunità scientifica dove ogni anno centinaia di medici sperano di essere selezionati. Inizialmente ho partecipato un po’ per gioco ma poi sono stato chiamato per partecipare all’evento dove illustrerò la mia particolare tecnica”. Ennio Orsini non nasconde la sua soddisfazione perché “per partecipare al Sime bisogna essere un medico. Io pur non essendolo entrerò ugualmente nella storia del Sime. L’organizzazione del congresso è rimasta talmente incuriosita da questa invenzione permettendomi di salire sull’importante palcoscenico dove vanno solitamente i medici”. Conclude Orsini.