LA MOGLIE LO ACCUSA DI MALTRATTAMENTI MA IL GIUDICE NON LE CREDE E ASSOLVE IL MARITO

Una coppia litigiosa ma decisa a salvare il matrimonio tanto che spesso e volentieri partiva da Villalago per raggiungere Sulmona per partecipare a gruppi di ascolto organizzati dalla diocesi. Incontri che perĆ² non sono riusciti a evitare che marito e moglie continuassero a litigare anche in maniera pesante. Ed ĆØ stato proprio appena tornati da un incontro in diocesi che si sarebbe verificato lā€™ultimo episodio di scontro che, secondo lā€™accusa, sarebbe culminato con una violenta reazione del marito nei confronti della moglie, tanto che la donna ha dovuto far ricorso alle cure del pronto soccorso. Per questo episodio G.C. originario di Villalago ĆØ finito sotto processo con lā€™accusa di maltrattamenti in famiglia. Oggi il giudice monocratico del tribunale di Sulmona , Francesca Pinacchio, lo ha perĆ², proscioltoĀ  ritenendo non attendibili le dichiarazioni della donna.Ā I fatti sarebbero avvenuti a Villalago tra il 2018 e il 2019. Complessivamente sono tre gli episodi oggetto di contestazione. Il primo si ĆØ verificato il 21 agosto del 2018 quando lā€™imputato avrebbe discusso con la consorte, prendendola per i capelli. Lā€™altro risale al capodanno del 2019, culminato con lā€™ennesima lite tra la coppia conseguente ad un sms ricevuto dalla moglie sul telefonino. Lā€™ultimo episodio, quello che avrebbe fatto traboccare il vaso ĆØ avvenuto il 23 agosto 2019 quando dopo essere tornati da un gruppo dā€™ascolto in diocesi, moglie e marito avrebbero avuto una violenta discussione terminata con una colluttazione. Secondo le accuseĀ  la moglie avrebbe colpito il marito, una volta scesa dallā€™auto, mentre questā€™ultimo le avrebbe dato un morso e lā€™avrebbe colpita con schiaffi e pugni. Ma i medici del pronto soccorso non hanno riscontrato nulla di tutto questo repertando solo unaĀ  unā€™escoriazione alla cute del naso. Dopo aver accolto lā€™istanza di procedere con il rito abbreviato avanzata dallā€™avvocato Domenico Ciancarelli,Ā Il giudice ha ritenuto che le discussioni tra i coniugi, oggi divorziati, non avevano mai assunto connotati di violenza fisica o verbale, nĆ© sarebbero stati tali da determinare la sussistenza del reato, vista la natura episodica delle contestazioni. Insomma, cose che accadono in tutte le famiglie. Inoltre il giudice ha ritenuto non attendibile la testimonianza della donna soprattutto perchĆ© non suffragata da riscontri oggettivi. Da qui la sentenza di non doversi procedere che, di fatto, ha prosciolto lā€™imputato dallā€™accusa di maltrattamenti.Ā