LE DIVERSE REAZIONI DEI PAZIENTI COVID, PASSI AVANTI DELLA RICERCA SCIENTIFICA

di Gianvincenzo D’Andrea – Tra le diverse cose che ci ha fatto scoprire la pandemia quella meno spiegabile ( almeno fino ad oggi) era rappresentata dall’estrema variabilitĆ  della gravitĆ  della malattia nei soggetti contagiati dal virus covid. Oggi perĆ²,grazie alla ricerca scientifica, di matrice italiana, abbiamo nuove ed importanti informazioni sulle ragioni di una assai diversa reazione dei malati all’incontro con il coronavirus.Ā Sulla prestigiosa rivista scientifica Nature Immunology ĆØĀ  stata pubblicata una ricerca coordinata dall’Istituto Humanitas e dall’IRCSĀ  San Raffaele di Milano che ha fatto luce su alcuni aspetti della risposta immunitaria innata nei confronti dei virus con i quali veniamo in contatto.Ā In particolare ĆØĀ  stato studiato il ruolo di una proteina circolante nel sangue chiamata Mbl (Mannose Binding Lectin), una sorta di anticorpo primordiale che legandosi alla proteina Spike del Sars CoV2 due lo blocca ne impedisce la replicazione.Ā ĆˆĀ  intuitivo ,quindi, che maggiore ĆØ la quantitĆ Ā  di Mbl presente in un individuo che viene in contatto con il coronavirus e minore sarĆ  la gravitĆ Ā  della malattia covid. Ā Gli sviluppi possibili della ricerca sono diversi e vanno dalla individuazione dei soggetti maggiormente a rischio di sviluppare l’infezione grave ( quelli che hanno bassa quantitĆ  di Mbl) alla produzione di farmaci che possano essere utilizzati anche in forma preventiva( per non sviluppare la nalattia) in caso di contatto con un soggetto positivo.Ā Fra i ricercatoriĀ  protagonisti della importante scoperta ci sono il professore Alberto Mantovani ( Direttore Scientifico dell’Istituto Humanitas – il medico italiano piĆ¹Ā  citato nella letteratura scientifica mondiale), la dottoressa Elisa Vicenzi (Responsabile dell’UnitĆ Ā  Patogenesi virale e biosicurezza del San Raffaele)e la professoressa Cecilia Garlanda ( Responsabile del Laboratorio di Immunopatologia Sperimentale dell’Istituto Humanitas).Come si vede la ricerca scientifica non si fermaĀ ed ĆØ in grado di darci un grande aiuto nelle infezioni virali, sopratutto nei confronti di quelle che verranno in futuro ma dobbiamo ricordare che non c’ĆØ ricerca se non ci sono finanziamenti adeguati.