GRAN GUIZZA, SINDACO E SINDACATI: LA REGIONE DEVE TUTELARE LO STABILIMENTO DI POPOLI

L’annullamento del bando di gara, da parte del TAR Abruzzo, arrivato a distanza di due anni dall’inizio del procedimento, rimanda alla Regione l’obbligo di riformulare un nuovo bando per la concessione per l’imbottigliamento dell’acqua Primavera nello stabilimento Gran Guizza di Popoli. Una situazione delicata che mette a rischio i livelli di occupazione di uno stabilimento che è sempre cresciuto negli ultimi anni, dando lavoro a centinaia di famiglie. il Comune della Città delle acque, sta seguendo con estrema attenzione visto la posta in ballo.

Sindaco di Popoli, Dino Santoro

Anche se la sentenza del Tar non mette in discussione lo stabilimento della Gran Guizza  e la concessione esistente, ma detta delle regole sul nuovo bando. “Penso che la Regione” afferma il Sindaco Moriondo Santoro, “dovrà affrontare il problema e dare una soluzione di salvaguardia per il territorio e per i dipendenti. Noi restiamo vigili e collaborativi.”

Sulla vicenda è intervenuto anche il segretario generale Fai Cisl Abruzzo e Molise Franco Pescara “ Dopo aver letto la sentenza”, sottolinea il sindacalista, “non nascondiamo le nostre perplessità in quanto, se non erriamo, il ricorso mirava ad accertare se lo stabilimento era da considerare pertinenza necessaria dalla concessione mineraria. Da quanto si legge nel dispositivo dei giudici amministrativi, tutto questo è stato escluso come si evince anche dalla perizia elaborata dal tecnico nominato dal TAR”. Anche alla luce di queste  considerazioni, secondo il numero uno della Fai Cisl Abruzzo e Molise, sia lo stabilimento che le maestranze avranno continuità di imbottigliamento e occupazione. “La regione però, dovrà approfondire e valutare le più idonee iniziative a tutela della risorsa idrica, occupazionale, economica del territorio e degli investimenti fatti dalla Società”, conclude Pescara. “Ricordiamo che la Gran Guizza occupa nei periodi di massima produzione oltre 500 persone, spesso  dimenticate quando entra in scena la burocrazia. L’auspicio è che nelle prossime scelte che la Regione si prepara ad adottare, vengano coinvolte anche le organizzazioni sindacali presenti in azienda.”