TRIBUNALE, LO SDEGNO DEL SINDACO DI NINO: ANNUNCI SENZA CONCRETEZZA MA SOLO PASSERELLE E COCCARDE
“La speranza sarà sempre l’ultima a morire ma certamente l’intelligenza di chi ha sempre creduto nella salvezza del Tribunale non sarà offuscata dal fumo di annunci senza concretezza”. Alla vigilia della nuova mobilitazione a difesa del Tribunale di Sulmona, con tre giornate di astensione degli avvocati dalle udienze, il sindaco di Pratola Peligna, Antonella Di Nino, esprime con decisione e sdegno le sue perplessità sulla battaglia in corso. Senza il parere positivo del governo gli emendamenti rischiano di non risolvere nulla. Questo è in sostanza il pensiero espresso dal sindaco, che diffida di passerelle o coccarde, inutili alla causa della salvaguardia del Tribunale. “Veniamo da anni di “battaglia” a salvaguardia del Tribunale.Ne abbiamo tentate di tutte e di più. Mobilitazioni, assemblee, pressing sui parlamentari, incontri, riunioni, consigli comunali “unitari” con delibere scritte dagli stessi sindaci in collaborazione con l’Ordine forense – afferma ancora Di Nino – Abbiamo visto tante passerelle ed abbiamo sollecitato i rappresentati in Parlamento a fare squadra e “quadrato” con la viva speranza di ritrovarci dinanzi ad un emendamento trasversale munito di parere favorevole del Governo”. “In verità già a luglio 2020 una doccia fredda ci aveva colpito quando tutti pensavamo di averla spuntata. E nonostante tutto, sia pure un po’ più disillusi, abbiamo continuato a lavorare per l’obiettivo” ricorda il sindaco, a proposito dell’atto del presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, che decise lo stralcio d’autorità dell’emendamento approvato all’unanimità dai senatori a sostegno dei tribunali di Sulmona, Avezzano, Lanciano e Vasto, munito di copertura economica. “E di nuovo ad insistere sui parlamentari locali quasi implorandoli di tornare a fare sistema con un unico emendamento e soprattutto a ricercare ed ottenere quel parere favorevole del Governo senza il quale difficilmente si potrà centrare l’obiettivo” continua il sindaco. “Ed il risultato di questi ultimi giorni ? Tutti a proporre emendamenti, ognuno per conto proprio senza raccordo e sistema, ognuno con la speranza di mettersi una coccarda per un comunicato stampa.Ma davvero pensiamo di poterla spuntare con questo modello operativo autoreferenziale?” protesta Di Nino. “Nel contempo ci auguriamo che il presidente Marsilio riesca ad ottenere l’incontro con il Ministro Cartabia perché questo davvero potrebbe rappresentare il momento delicato ed opportuno per far comprendere al Governo la necessità di salvare i Tribunali. Sempre con fiducia ma con sano realismo” conclude Di Nino, osservando come ormai gli stessi ministri si sentano sciolti da responsabilità rispetto ai partiti, mostrando ostilità verso chi difende ragioni fondate. E’ quella ostilità dimostrata finora dal ministro di Giustizia, Marta Cartabia, sulle ragioni di difesa dei tribunali abruzzesi. Come pure nessun senatore, quando il presidente Casellati decise lo stralcio d’autorità dell’emendamento pro tribunali, ebbe il coraggio della protesta, abbandonando l’aula di palazzo Madama.
Caro sindaco di nino le passerelle e gli annunci con le coccarde sono il tuo stile pensa al nulla cosmico che stai facendo come sindaco di Pratola