I SINDACI DEL CENTROABRUZZO CHIEDONO A DRAGHI DI SALVARE IL TRIBUNALE

Hanno fatto fronte comune, e alla vigilia dell’approvazione del decreto Milleproroghe, i 36 sindaci del territorio del Centro Abruzzo, si sono uniti a quello di Sulmona, Gianfranco Di Piero, scrivendo una lettera al Premier Mario Draghi e al Ministro della Giustizia Maria Cartabia, in cui chiedono una immediata proroga per la salvaguardia del tribunale di Sulmona. Per effetto del decreto legislativo attuativo della Legge delega del 14 novembre 2011, il tribunale di Sulmona, insieme a quelli di Avezzano, Vasto e Lanciano, dal prossimo 14 settembre, cesserà definitivamente la propria attività. Nella lettera inviata per conoscenza anche a tutti i presidenti dei Gruppi parlamentari del Senato e della Camera dei Deputati, il sindaco di Sulmona espone motivazioni e ragioni per le quali il presidio di giustizia peligno non deve essere soppresso.
“La chiusura del tribunale di Sulmona comporterebbe soltanto un modestissimo risparmio”, scrive il sindaco Di Piero, “tanto più in ragione del fatto che il Palazzo di Giustizia è di proprietà comunale, concesso in comodato d’uso gratuito al Ministero di Giustizia, di entità tale da non giustificare la drastici della sua soppressione, né appare verosimile il raggiungimento di una migliore efficienza con l’accumulo di lavoro che il tribunale accorpante dell’Aquila si troverebbe a sostenere “accogliendo”i carichi dei prsidi di Sulmona e Avezzano, una volta soppressi”.

Secondo alcune verifiche commissionate dalla stesso Ministero della Giustizia, il Tribunale di Sulmona si trova al quinto posto in Italia per produttività ed efficienza su un totale di 140 tribunali e addirittura al promo posto tra tutti i tribunali del centro-sud e già in linea con gli obiettivi fissati dal PNRR.

Il tribunale di Sulmona è al centro di quattro aree, (Valle Peligna, Alto Sangro, Valle del Sagittario e Valle Subequana), geograficamente vaste e molto decentrate. Con la soppressione del tribunale, in presenza di un sistema di viabilità disagevole e un sistema di trasporti pubblici ancora lontano dagli standard di adeguatezza e di rispondenza piena alle esigenze dei cittadini, i problemi per raggiungere il Tribunale dell’Aquila diverrebbero sempre maggiori, soprattutto nel periodo invernale. Alcuni Comuni del circondario distano oltre 140 chilometri dall’Aquila con tempi di percorrenza superiori alle due ore e mezza.

A Sulmona è presente il più grande istituto penitenziario della regione che ospita oltre 400 reclusi, ergastolani, alta sicurezza e collaboratori di giustizia. Sul carcere sono state compiute opere di ampliamento, con previsione di ulteriore incremento della popolazione detenuta con oltre 200 nuovi reclusi. “In un territorio, quello del circondario di Sulmona”, sottolinea il sindaco Gianfranco Di Piero, “che è in rapporto di stretta contiguità geografica con i territori a forte rischio di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata, appare dirimente orientare l’iniziativa e la decisione politica al rafforzamento dei presidi di giustizia e non al loro smantellamento”.

Si tratta di un ambito dove il Tribunale di Sulmona ha sviluppato negli ultimi anni modelli di aggiornamento tecnologico e processi di innovazione rilevanti. “Il potenziamento in atto delle infrastrutture digitali a supporto del sistema giudiziario, tra l’altro previsto dal PNRR con grande disponibilità di risorse europee”, conclude il sindaco, “potrebbe infine rappresentare una decisiva opportunità per scongiurare la soppressione del nostro Tribunale, a tutela degli interessi reali della collettività.

One thought on “I SINDACI DEL CENTROABRUZZO CHIEDONO A DRAGHI DI SALVARE IL TRIBUNALE

  • Per fortuna son solo chiacchiere fuori tempo massimo!!!!!!! Legge del novembre 2011 e fatto ste storie adesso ..si dovevano fare a ridosso del 2011 e 2012… E chiudere la partita subito…ora è definitivamente soppressooooooo !!!!!!!!!

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