MARELLI, LA NUOVA ONDATA COVID RIPORTA LA CASSA INTEGRAZIONE

La nuova ondata di pandemia penalizza i lavoratori della Marelli di Sulmona. Infatti da gennaio si tornerà alla cassa integrazione. È quanto è emerso nel corso di un incontro tra la Direzione della Marelli Suspension Systems Italy S.p.A. di Sulmona, il Consiglio delle Rsa di stabilimento e le organizzazione sindacali territoriali FIM-CISL UILM-UIL e UGLM. L’azienda ha comunicato di dover procedere alla sospensione temporanea dell’attività produttiva nel periodo dal 10 gennaio prossimo al 5 marzo. La sospensione dell’attività potrà interessare fino ad un numero massimo di 545 lavoratori (487 operai e 58 impiegati/quadri) dello stabilimento di Sulmona in ognuna delle settimane comprese nel periodo indicato, per i quali verrà richiesto l’intervento della Cassa Integrazione Guadagni Ordinari. La sospensione dell’attività lavorativa, con il conseguente ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria è da ascriversi alla significativa riduzione di ordini legati ai principali clienti, anche in considerazione dell’attuale emergenza epidemiologica. “In un incontro l’azienda ha ampiamente rappresentato motivazioni, entità e modalità della sospensione dell’attività con ricorso alla cassa integrazione ordinaria- fanno sapere dalla Marelli – nello stesso periodo o in parti di esso potrà essere comandato al lavoro il personale necessario, in relazione alle esigenze tecniche, organizzative e di sicurezza degli impianti nonché alle esigenze produttive che sì determìnassero a seguito di richieste dì mercato ad oggi non previste. Tale personale riceverà comunicazione individuale. A copertura del periodo di sospensione dell’attività lavorativa, in via prioritaria rispetto al trattamento ordinario di integrazione salariale, potranno essere utilizzati eventuali residui di P.A.R. in conto ore e ferie dì anni precedenti all’anno 2022” L’Azienda, confidando in una sollecita emanazione del provvedimento amministrativo da parte dell’Inps, anticiperà il trattamento dì integrazione salariale alle normali scadenze dì paga al fine di garantire la continuità del sostegno al reddito dei lavoratori.