OVIDIO RUNNING, DA COSTANZA E’ PARTITA LA MANIFESTAZIONE

E’ partita ufficialmente stamattina, nella sala conferenze dell’Università Ovidius di Costanza (Romania), l’Ovidio Running, la manifestazione nata sotto il nome del poeta latino, simbolo delle due città, che culminerà con una marcia podistica ispirata al vate sulmonese. La prima si svolgerà a Costanza il prossimo 21 maggio con Sulmona che replicherà il 26 settembre.  In itinere anche l’organizzazione di una terza corsa che si svolgerà a Loutraki, città greca situata nel golfo di Corinto, dove Ovidio lasciò un evidente impronta durante il suo esilio augusteo. La gara si snoderà su un percorso urbano di 9/10 chilometri consentendo ai partecipanti di ammirare le bellezze della tre città. Inoltre saranno proposte numerose attività culturali parallele. L’iniziativa è promossa da Ecos European Culture & Sport organization, in colllaborazione con l’Asd Sulmona Runners e l’IIS Ovidio di Sulmona, con il patrocinio del Comune di Sulmona e della Fondazione Carispaq.  In mattinata le delegazioni partecipanti al progetto, (quella di Sulmona era composta da due giovani studenti del Liceo economico sociale ad indirizzo motorio, Antonio Ciotti e Flavio La Porta, le insegnanti Sonia Indiciani e Antonella Zarrillo; per Sulmona Runners erano presenti Luca Ciaccio e Piero Orsini , oltre al responsabile della Ecos Valerio Di Tommaso), si sono incontrate sotto la statua di Ovidio e da lì dopo la foto ricordo hanno percorso un tratto della gara che si disputerà il prossimo 21 maggio a Costanza. Alle 12 le delegazioni hanno raggiunto l’Università Ovidius di Costanza per incontrare il rettore Dan Marcel Iliescu e il vice sindaco di Costanza, Ionut Rusu. Nel corso della presentazione dell’iniziativa che coinvolge anche il Belgio e Bruxelles, i rappresentanti della Sulmona Runners hanno consegnato al responsabile della delegazione rumena la divisa ufficiale che sarà indossata sia nella corsa di Costanza che in quella di Sulmona. Una lettera del sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero, è stata consegnata nelle mani del vicesindaco Rusu, in segno di amicizia e di reciproco rispetto. Un gesto che vuole rafforzare ancora di più il gemellaggio e il solido rapporto tra le due città, segnate profondamente dal poeta Ovidio. “Vogliamo ripartire dallo sport e da Ovidio, per avviare una serie di iniziative con i vari Paesi dell’Unione europea, per promuovere il nostro territorio, i suoi prodotti e le sue eccellenze, architettoniche e culturali, per far conoscere a tutti le bellezze che noi abbiamo” ha concluso Di Tommaso.

2 thoughts on “OVIDIO RUNNING, DA COSTANZA E’ PARTITA LA MANIFESTAZIONE

  • Non si comprende perché in queste iniziative viene esclusa “Ovidiopol” che è una cittadina nel circondario di Odessa e che venne così rinominata dalla Zarina Caterina II, perché altra leggenda ritiene quel luogo in Ucraina ,della morte di Ovidio ,e dove esiste lo stesso una statua in suo onore. Più volte ho segnalato , inascoltato,questo evento, seppoi, oltre la grande attenzione per la cultura classica che coinvolge dai secoli quelle zone e che caratterizzava anche Caterina la Grande , è sempre esistito un imponente fenomeno di scambi e collaborazioni commerciali con la Crimea , Odessa (che di fatto era una città italiana)e quelle sterminate pianure agricole , dal tempo greco, e che potrebbero essere ristabilite nel divenire, anche mediante la comune conoscenza ed interesse per Ovidio.

    • Cheppoi: la massima EMPIO È CHI NON ACCOGLIE LO STRANIERO, che la gran sapienza locale ha srotolato in piazza alla Sua origine attribuendola, non è proprio una frase di Ovidio, ma la ha solo trascritta e riportata letteralmente ; come tutto, nelle intere Metamorfosi e nei Fasti; dalla comune mitologia dell’epoca, riprendendo influenza principalmente da Callimaco,dove a Cirene era primariamente importante il mito di Giove e vi esisteva grande culto con il più grande tempio a lui dedicato.
      Conseguenza quindi di eventuale tendenza intellettuale della latitudine , di stessa sbrigativa superiorità di genere verso le donne, è la probabilità di travaso restato nell’Islam, se con stesso senso per continuazione si esprimeva ,tra i tanti, anche Tertulliano, o Sant’Agostino che ha poi evidentemente esportato in Milano se ancora atteggiamenti presenti in alcuni personaggi attuali con velleità quirite. Perciò Ovidio non è stato relegato in plaghe estreme buie barbare e selvaggie ma in mondi di antiche colonie greche nel Mar Nero ed in Crimea e che esprimevano sua stessa moderna civiltà culturale connessa con Alessandria, Cirene , Grecia Sicilia,etc.
      Perciò la lungimiranza di direzione e di riconoscimento storico-politico mostrata da Caterina II allora nel creare Ovidiopol, dovrebbe essere rimarcabilmente presa di esempio proprio dai politici di adesso in questi giorni.

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