DELITTO DI POPOLI, CHIARELLI ERA STATO ARRESTATO GIA’ DUE GIORNI FA PER TENTATA RAPINA

L’uomo, che presentava segni evidenti di ferite d’arma da taglio al volto, giaceva al fianco di una carriola imbrattata di sangue, evidentemente utilizzata per trasportare il cadavere. Così questa mattina, dopo la segnalazione di un cittadino, i carabinieri hanno rinvenuto il cadavere del cinquantacinquenne Fulvio Declerk, ucciso e poi trasportato e gettato nel fiume Pescara, in contrada Decontra, tra ferrovia e municipio. Successivamente i militari hanno trovato tracce di sangue che dal luogo del ritrovamento del corpo esanime conducevano fino all’abitazione di Declerck,  distante solo un centinaio di metri. All’interno dell’abitazione sono stati trovati  i segni evidenti di un’aggressione, con tracce di sangue da trascinamento, oltre ad un coltello, presunta arma del delitto. La carriola invece è risultata presa da un deposito di un’abitazione vicina, la cui porta in ferro, al momento del sopralluogo, era accostata e con un lucchetto aperto. L’omicidio quindi si sarebbe compiuto dentro casa ed il corpo trasportato in riva al fiume da chi conosceva bene i luoghi e la vittima. I sospetti si sono subito concentrati su Alessandro Chiarelli, 29enne di origini romane da qualche tempo trasferitosi a Popoli in un’abitazione proprio di fronte a quella della vittima, anch’egli già noto alle forze dell’ordine per i suoi trascorsi, due giorni fa arrestato dai Carabinieri di Popoli per tentata rapina ed estorsione ai danni di una farmacia del luogo. A seguito dell’accaduto e dopo la convalida dell’arresto, al Chiarelli era stata applicata la misura cautelare dell’obbligo di dimora con ulteriore prescrizione della permanenza domiciliare in orario notturno. L’uomo è stato trovato in casa dai Carabinieri della Compagnia di Popoli e da quelli del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Pescara, intervenuti congiuntamente. Sul posto anche il magistrato di turno presso la Procura della Repubblica di Pescara Gabriella De Lucia. In casa del Chiarelli i militari hanno rinvenuto diversi elementi, fra questi indumenti sporchi di sangue e tracce di sangue nella lavatrice dove altri capi erano stati sottoposti a lavaggio, utili a ricondurre la responsabilità dell’azione delittuosa proprio al predetto che peraltro presentava graffi al volto ed alle mani. Il Chiarelli, trasferito in caserma, è stato quindi sottoposto a fermo quale indiziato del delitto di omicidio. Le indagini, tuttora in corso ed in rapida evoluzione, tendono ora a verificare l’eventuale coinvolgimento di terzi sia nelle fasi dell’uccisione che in quelle successive del tentativo di occultare il cadavere.