PEDAGGI AUTOSTRADALI A24 A25, STOP AUMENTI FINO AL 31 DICEMBRE 21

Oggi, presso la sede del Ministero delle Infrastrutture  a Roma, si è tenuto un incontro tra una delegazione di sindaci di Abruzzo e  Lazio ed il il Ministro Giovannini, il Capo di Gabinetto Stancanelli, il direttore generale Morisco e i Commissari Fiorentino e Gentile. All’incontro ha partecipato anche il Sottosegretariato alla presidenza della Giunta regionale con delega alle Infrastrutture, Umberto D’Annuntiis, che  ha rappresentato la necessità di  una sterilizzazione stabile delle tariffe e della messa in sicurezza delle infrastrutture autostradali. “Si è parlato – ha dichiarato il sottosegretario D’Annuntiis – anche della ferrovia Pescara-Roma , della revisione delle reti TEN-T con l’inserimento del corridoio Adriatico e del raddoppio della Avezzano-Sora. Il ministro ha confermato la sterilizzazione delle tariffe fino al 31 dicembre 2021, l’impegno del Governo non far aumentare nel prossimo anno le tariffe ed a effettuare investimenti per l’adeguamento dell’autostrada e per la sicurezza antisismica con risorse pubbliche.
Il commissario Gentile ha comunicato che il progetto per l’adeguamento e la messa in sicurezza è in fase di valutazione della società Italfer  e che sono già disponibili 3 miliardi di euro su una spesa complessiva prevista di 6 miliardi. Inoltre informa che è stata pubblicata la gara per il controllo di 170 viadotti per 200 milioni e la messa  in sicurezza di 36 viadotti e interventi stradali nella galleria del gran sasso per complessivi  800 milioni. È emerso inoltre che Il PEF, che risale al 2012 ed ora affidato al Commissario Fiorentino, nella sua revisione non  prevederà investimenti ma solo manutenzione. Il capo di gabinetto Stancanelli ha precisato che si lavora per sterilizzare le tariffe con provvedimenti governativi al di fuori del piano economico finanziario. Ringrazio il Ministro Giovannini e tutti i suoi collaboratori – ha  concluso il sottosegretario D’Annuntiis – per la disponibilità mostrata e per gli impegni assunti nella certezza che gli stessi vengano mantenuti e che l’Abruzzo, in pochi anni, possa recuperare il gap infrastrutturale che lo caratterizza”.