GREEN PASS, IL CASO DELL’INSEGNANTE SULMONESE ALL’ATTENZIONE DELLA TV TEDESCA
Il caso dell’insegnante sulmonese Alba Silvani, che con il digiuno ha protestato contro l’obbligo del green pass, finisce all’attenzione della prima rete televisiva pubblica tedesca, Tv Ard. “Mentre in Italia cāĆØ chi, come me, ĆØ trattata come unā untrice, cacciata dalla scuola in cui ĆØ stata chiamata ad insegnare e privata dello stipendio, in Germania ci si meraviglia perchĆ© tutto questo avvenga in un Paese democratico” sottolinea Silvani. “Il mio caso ĆØ finito sulla TV ARD, che ĆØ la prima rete televisiva pubblica tedesca. Nei giorni scorsi una troupe della ARD ĆØ venuta a Collarmele per intervistarmi al fine di conoscere per quale motivo una insegnante di Scuola dellāInfanzia venga allontanata dal proprio posto di lavoro dopo tanti anni di precariato, perchĆ© priva del green pass. Lāintervista ĆØ andata in onda il 10 ottobre scorso”. “Il motivo di tanto interesse da parte della televisione tedesca risiede nel fatto che in Germania, che ĆØ il piĆ¹ importante Paese dellāUnione europea, non cāĆØ alcun obbligo di green pass, mentre i tamponi sono gratuiti per tutti i cittadini al fine di monitorare il contagio da covid 19. Tanto meno in Germania cāĆØ lāobbligo del vaccino, neppure per medici e operatori sanitari. Eppure, nonostante che solo il 65 per cento della popolazione tedesca abbia ricevuto il vaccino (mentre in Italia siamo oltre lā80 per cento) lāItalia ha avuto finora quasi il doppio di morti per covid rispetto alla Germania : 2159 morti ogni milione di abitanti rispetto a 1113. Come si spiega tutto questo?” si domanda l’insegnante. “Eā il governo tedesco che sbaglia o cāĆØ qualcosa che non va nelle decisioni del governo italiano? In Germania lāidea di obbligare i cittadini al vaccino, privandoli del diritto di scelta, non balena neppure nella testa dei politici e anche il futuro cancelliere Olaf Scholz ha negato che si possa procedere attraverso un obbligo di legge, che ĆØ quello che invece sta succedendo in Italia con il green pass obbligatorio a pagamento” continua Silvani. “Dal 4 ottobre sono stata sospesa dallāinsegnamento e dallo stipendio. Ho scritto al presidente della Regione Marco Marsilio affinchĆØ, considerato che il governo non vuole farlo, sia la Regione a stabilire tamponi gratuiti almeno per alcune categorie come il personale scolastico, visto che in questo settore i vaccinati sono oltre il 95 per cento. Ma dal presidente Marsilio non ho ricevuto finora nessuna risposta. Sono sempre piĆ¹ convinta della mia scelta. Uno Stato democratico non puĆ² imporre il pensiero unico. Uno Stato democratico non puĆ² imporre ai cittadiniĀ una vera e propria tassa Ā per poter esercitare il diritto costituzionale al lavoro” conclude.
Mi sono rotto il cazzo di questa storia. Possiamo cambiare disco?
Proprio perchĆ© abbiamo avuto tanti morti (per motivi che conosciamo benissimo quale chiusura degli ospedali , depauperamento della sanitĆ , fuga dei nostri sanitari all’estero etc ) abbiamo bisogno di direttive piĆ¹ severe altrimenti i morti non sarebbero il doppio della Germania ma il quadruplo .. Inoltre aggiungo che NON questo ma i prevedenti da 20 anni a questa parte, di ogni colore non hanno avuto nessuna lungimiranza. Ecco spiegato il motivo per cui non ci fidiamo piĆ¹ di loro e utilizziamo “tecnici” che forse fanno ancora piĆ¹ danni.