LA RUSSA: “NON APPOGGEREMMO IL CENTROSINISTRA IN UN BALLOTTAGGIO SENZA MASCI MA MASCI CI SARA'”

E’ stato accolto nelle vicinanze della villa comunale il vice presidente del Senato, Ignazio La Russa, in città a sostegno del candidato sindaco del suo partito, Vittorio Masci. E con i giornalisti èà venuto subito al concreto. Guardando oltre il voto del 3 e 4 ottobre prossimi, in un eventuale ballottaggio elettorale che vedesse escluso il candidato sindaco Vittorio Masci il centrodestra non appoggerà il centrosinistra. Ha chiarito La Russa. “Certo che no, non appoggeremmo il centrosinistra- ha tagliato corto il vice presidente del Senato- ma non ci sarà questa prospettiva, come facciamo ad appoggiare il centrosinistra se in ballottaggio ci saremo noi?”. Riguardo invece alla difesa del Tribunale e al ddl Caliendo, che attende di essere vagliato e votato in commissione Giustizia del Senato per la proroga a beneficio dei tribunali abruzzesi, La Russa ha ricordato che Fratelli d’Italia ha sollecitato e continua a sollecitare il governo a portare il disegno di legge all’esame del Parlamento. “Ma il governo fino adesso è stato muto, anzi riottoso” ha sottolineato il vice presidente del Senato. “Ma quello che conta non è un singolo provvedimento – ha ripreso La Russa – noi crediamo che questa campagna elettorale possa essere una svolta per Sulmona, anzitutto una svolta di trasparenza. Non abbiamo niente contro i candidati sindaci che provengono dalla società civile, a patto che si facciano appoggiare da formazioni politiche che garantiscano la realtà del programma e il mantenimento delle promesse. Vittorio Masci, mettendosi a disposizione dei partiti e dei cittadini sulmonesi ha compiuto un atto di chiarezza” ha continuato La Russa. Tornando al momento preelettorale Masci ha ricordato poi che “il centrosinistra ha seguito me, perchè all’inizio volevano fare una coalizione spuria, io ho messo i puntini sulle i, dicendo che non ci si può ripresentare alla città come se fosse un paesone, liste civiche contro liste civiche. Va rimessa la politica al centro della città e così come abbiamo fatto noi, il centrosinistra è stato costretto a seguirci a ruota e ha fatto il classico schieramento”. “Non è che il centrosinistra ci ha copiato – ha concluso il candidato sindaco – ma si è visto costretto allo schieramento e mi ha fatto piacere vedere che ha capito che con i simboli e la politica si può rigenerare la città”.