TAR ABRUZZO BOCCIA CALENDARIO VENATORIO DELLA REGIONE

Il Tar Abruzzo ferma di nuovo le doppiette, rivedendo in gran parte il calendario venatorio emanato dalla Regione. In pratica i giudici amministrativi hanno accolto quasi tutte le richieste contenute nel ricorso proposto dal WWF Italia, ENPA, LIPU, LAV e Lndc Animal Protection, patrocinate dagli avvocati Michele Pezone ed Herbert Simone.  Nell’ordinanza odierna il Tar Abruzzo, confermando come si diceva i due precedenti decreti, ha in sostanza disposto quanto segue. Nell’ordinanza odierna il Tar Abruzzo ha in sostanza disposto quanto segue: vietata la caccia alla Tortora, vietata la caccia alla Quaglia nelle giornate dell’11, 12 e 19 settembre, vietata la caccia alle specie acquatiche prima del 2 ottobre. Inoltre ha dichiarato l’illegittimità del calendario nella parte in cui non vieta la caccia alle foci dei fiumi per 500 metri dalla costa e per 100 metri a destra e sinistra dei fiumi stessi. La discussione di merito sul ricorso è stata fissata al 23 febbraio 2022. Soddisfazione ha espresso l’avvocato Michele Pezone: “Sono state sostanzialmente accolte tutte le nostre richieste e respinte le capziose argomentazioni che una associazione venatoria aveva cercato di far valere. Il Tribunale amministrativo riconosce la valenza delle opinioni di ISPRA e dà alla Regione l’onere di presentare eventuali studi per potersi discostare dalle predette indicazioni. Il TAR sottolinea inoltre come chi ha materialmente compilato il calendario venatorio non abbia tenuto conto neppure di quanto la Regione stessa aveva previsto nel proprio piano faunistico. Davvero una scelta incomprensibile. Tra l’altro da dieci anni ormai presentiamo ricorsi sempre vincenti su queste tematiche. La Regione, invece di inanellare pessime figure stagione dopo stagione potrebbe accogliere le nostre giuste osservazioni prima di varare i calendari senza costringerci alla via giudiziaria”.