MARELLI, DI GIROLAMO ANNUNCIA INTERROGAZIONE AL MINISTRO GIORGETTI
Sull’allarme e l’emergenza per lo stabilimento Marelli di Sulmona la senatrice Gabriella Di Girolamo (M5S) annuncia un’interrogazione al ministro per lo Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti. “Preoccupa non poco lāalone di mistero che, ad oggi, avvolge il futuro dellāazienda Marelli Sulmona e tutti gli operai attualmente lƬ occupati, indotto compreso. Sono note da tempo le criticitĆ sollevate da alcune sigle sindacali alle quali lāazienda non si degna di dare risposta – osserva la parlamentare – Infatti, le scelte di politica aziendale che hanno guidato negli anni la Marelli Sulmona, a mio avviso fallimentari, hanno impedito la diversificazione delle commesse concentrando quasi la totalitĆ della produzione in una monocommittenza verso lāallora FCA, attualmente Stellantis. Viene da sĆ© che qualsiasi criticitĆ che affronta lāazienda capofila, in questo caso la Sevel di Atessa, si riversa automaticamente sulla stabilitĆ della Marelli di Sulmona”. “A ciĆ² si va ad aggiungere una cronica mancanza di investimenti sui macchinari e sulla sicurezza sul lavoro, che costringe gli impianti e gli operatori del sito locale ad uno sforzo che va oltre le stesse potenzialitĆ meccaniche ed umane, contribuendo al logorƬo sia delle macchine che del capitale umano impiegato. La necessitĆ di diversificare le commesse resta il punto focale in questo momento e quello che mi chiedo ĆØ se la Marelli Sulmona sia in grado oggi di diversificare la propria clientela con altre case dellāautomotive, esattamente come lo stesso marchio ha fatto in altri territori. Ha la capacitĆ di percorrere lo stesso solco segnato da altri e, soprattutto, ne ha la volontĆ ?” prosegue Di Girolamo. “Farebbe bene lāazienda ad esprimersi in quanto ciĆ² che risulta noto ad oggi, purtroppo, ĆØ solo che la commessa di Sevel terminerĆ al 31 dicembre 2022 mentre una politica aziendale snella e lungimirante dovrebbe andare ben oltre lāanno solare. Eā a queste domande che lāAzienda dovrebbe dare una risposta, restituendo agli operai la stessa fedeltĆ che questi ultimi hanno sempre dimostrato nei confronti del loro datore di lavoro” conclude la senatrice pentastellata.
Sarebbe stato sufficiente parlare con un operaio-tecnico della Marelli di Sulmona per apprendere che l’azienda, da un pezzo, non fa piĆ¹ parte del gruppo FCA, nĆ© tantomeno di Stellantis; che la flessione della produzione ĆØ dovuta essenzialmente al periodo della pandemia; che la produzione del Ducato sarĆ trasferita in Polonia (Ducato 250); che sono stati fatti investimenti alla Marelli per produzioni legate alla Maserati e all’Alfa Romeo Tonale e che produrrĆ componenti per il Ducato 250 in Polonia; che, per tutto questo, sono in esecuzione lavori all’interno dello stabilimento di Sulmona. A me ĆØ stato sufficiente telefonare ad un amico sindacalista.