CONTINUA IL BOTTA E RISPOSTA TRA ASSESSORE ZAVARELLA E PD
Continua il botta e risposta tra il circolo Pd sulmonese e l’assessore ai Lavori pubblici, Salvatore Zavarella. L’assessore replica, utilizzando ancora la metafora delle “oche della De Giunone, replicando al Pd, che ha ricordato come le oche “al loro starnazzare salvarono Roma dallāinvasione dei barbari”. “Questo riferimento pone in evidenza il fatto che i garanti della trasparenza amministrativa si preoccupano della vittoria dei barbari sul mondo classico ovvero della romanitĆ ” risponde Zavarella. “E in effetti il riferimento anzidetto appare del tutto calzante al modus operandi del novello, anche se fin troppo maturo, Pd sulmonese, che con ostracismo si oppone ai barbari, dal greco ābarbarosā ossia straniero, alla gestione della cosa pubblica della cittĆ di Sulmona – sottolinea Zavarella – I barbari invece con umiltĆ e spirito di comunitĆ hanno raggiunto risultati che la cittĆ attendeva da anni, al contrario il mondo classico del Pd per attestare la sua esistenza in vita ha preferito e preferisce inveire contro tutto e tutti, divaricando anche quel limite che dovrebbe esistere nel giudicare lāagire di un politico tra vita pubblica e privata. E non si dica che la vita privata e lavorativa nel caso specifico ha delle commistioni con la vita pubblica, in quanto le incompatibilitĆ sono determinate dalla legge dello stato italiano, a meno che gli strali del Pd di Sulmona non sia stati assunti a fonte del diritto”. “Tuttavia, il circolo del Pd cittadino, che ha fatto āpulizia radicale ā(cit.), prima di erigersi a censore di candidature e condotte morali farebbe bene ad operare unāattenta analisi al suo interno – continua l’assessore – Diversamente, ha preferito mettere in moto la macchina del fango al fine di delegittimare e screditare ālāavversarioā politico attraverso la determinazione di presunte veritĆ da inculcare nel giudizio dellāopinione pubblica. Nulla di nuovo, dāaltronde i detentori delle veritĆ assolute, i custodi del bene comune, inteso come dicotomia classica dellāetica precostituita tra bene e male, in cui il bene ĆØ reso dalle loro convinzioni, hanno ancora una volta gonfiato il petto con le loro inscalfibili certezze. Tuttavia, la storia, che ha come obiettivo primario di non ripetere gli errori del passato, sembra non abbia generato quelle riflessioni necessarie e minime nel Pd Sulmonese che, qualora fossero state fatte, avrebbero consentito di evitare di inciampare nelle contraddizioni dialettiche rese negli ultimi comunicati”. “In particolare, la politica, che dovrebbe essere il campo per eccellenza del confronto delle idee, viene confusa e fusa artatamente con vicende personali e lavorative che nulla hanno a che fare con essa. Pertanto, a questo punto lo scopo subdolo ĆØ oramai chiaro violentare in tutti i modi possibili coloro i quali propongono qualcosa per la cittĆ a fronte di unāofferta politica che fino ad oggi manca delle sue basi fondamentali” spiega Zavarella. “Gli amanti dei riferimenti storici, che preferiscono celarsi dietro lāegida del simbolo del Pd, dovrebbero perĆ² ben sapere che il presente della coalizione āliberamente Sulmonaā ha un sapore fin troppo conosciuto da potersi sottrarre ed esimere dal giudizio sulla storia della cittĆ , difatti tra i tanti attori principali, oggi assunti ed autoproclamatisi nuovi paladini della legalitĆ , appare sufficientemente facile annoverare personaggi che hanno avuto ruoli determinanti nel passato, non troppo remoto, della cittĆ di Sulmona. Oggi liberi di mente, ieri, stando agli archetipi del Pd sulmonese, soldati e sodali dei barbari. Non vorremmo che, ma appare abbastanza evidente che dopo questa piccola analisi e riflessione, gli amanti della moglie di Cesare siano proprio loro” conclude l’assessore.