RETE PARCHI LETTERARI D’ABRUZZO, FONDAZIONE CARISPAQ SOSTERRA’ PROGETTO CHE PARTE DA ANVERSA

La Fondazione Carispaq sosterrà la creazione di una rete regionale dei Parchi Letterari. Lo ha annunciato ieri pomeriggio, ad Anversa degli Abruzzi, il presidente Domenico Taglieri, partecipando alla passeggiata turistica promossa dal Comune per l’inaugurazione dei totem turistici realizzati con un progetto finanziato dalla stessa Fondazione. Il presidente della Fondazione, in tal senso, ha subito stretto un’intesa con il presidente nazionale dei Parchi Letterari, Stanislao De Marsanich, anch’egli presente alla passeggiata turistica. “La Fondazione si pone a disposizione del progetto per creare una rete che insieme al parco letterario D’Annunzio di Anversa veda partecipi anche il parco letterario intitolato a Benedetto Croce, con Pescasseroli, Raiano e Montenerodomo, il parco letterario Ignazio Silone di Pescina, il parco letterario Ovidio di Sulmona e il parco D’Annunzio-Flaiano di Pescara” ha spiegato Taglieri. “E’ un progetto entusiasmante, una grande idea e siamo grati alla disponibilità annunciata dal presidente della Fondazione Carispaq” ha sottolineato De Marsanich. “E’ un progetto che esalterà le peculiarità culturali, storiche, ambientali e paesaggistiche dell’Abruzzo nel nome di grandi personalità che hanno onorato la nostra regione diventando punti di riferimento essenziali della cultura internazionale” ha precisato Gianni Di Cesare, sindaco di Anversa. La passeggiata turistica, guidata dagli assessori Mario Giannantonio e Massimo D’Alessandro, ha di fatto “raccontato” storia, tradizioni e cultura del piccolo suggestivo borgo della Valle Sagittario, in un cammino, assai partecipato, partito dalla chiesa madre di S.Maria delle Grazie, eretta nel XVI secolo in memoria della giovanissima Costanza Belprato, discendente dei conti che governarono Anversa, attraversando il quartiere delle Pentìche, un tempo sede delle botteghe artigiane dove si realizzavano utensili in terracotta, fino ad inoltrarsi, da palazzo Gatta, nell’intrico di vicoli e “rue”, per tornare verso san Marcello, chiesa dal magnifico portale tardo-gotico.