IMPIANTI IRRIGUI A SECCO IN VALLE TIRINO, AGRICOLTORI SUL PIEDE DI GUERRA CONTRO IL CONSORZIO ATERNO-SAGITTARIO
Continua la protesta degli agricoltori della Valle del Tirino costretti a gravi disagi a causa degli impianti irrigui a secco. Gli agricoltori hanno chiesto un concreto intervento da parte del consorzio di bonifica Aterno-Sagittario e all’assessore regionale Emanuele Imprudente. A patire le conseguenze del gravissimo disservizio del Consorzio di Bonifica Aterno Sagittario sono gli agricoltori di Capestrano, Ofena e Calascio. Infatti dopo che la centrale di distribuzione è andata in tilt per la fusione di un trasformatore e la conseguente interruzione del servizio la situazione delle colture ( vigneti, tartufaie e orticole) sta subendo danni irreparabili. Gli agricoltori, da mesi sono allarmati per la totale mancanza di manutenzione dell’impianto di raccolta e distribuzione delle acque, segnalando già tempo addietro quello che puntualmente poi è avvenuto. “E’ ormai convincimento diffuso che l’inerzia, nella manutenzione ordinaria e straordinaria, della Centrale di Capestrano, dimostrata dalla struttura del commissario Adelina Pietroleonardo trova le sue origini nel bando, reperibile sulla pagina Amministrazione Trasparente del Consorzio di Bonifica, Project Financig per l’affidamento in concessione, progettazione,costruzione,gestione,manutenzione e sfruttamento economico ,delle opere ricomprese nel progetto denominato Sfruttamento energetico delle acque fluenti nelle condotte consortili ricadenti nel Bacino Idrografico Aterno Pescara – accusano gli agricoltori della Valle del Tirino – Orbene è evidente che la commissaria Pietroleonardo intende sostituirsi ai consorziati in scelte che esulano dal suo mandato e trascurano in modo palese e colpevole tutta la filiera della gestione dell’irrigazione”. Gli agricoltori dell’alta valle del Tirino si appellano alle istituzioni e alla politica, affinché si torni nei tempi più brevi possibili alle elezioni del Consorzio, restituendo ai consorziati l’autogoverno dell’Ente necessario per sfruttare le grandi opportunità collegate al piano nazionale di rilancio e resilienza anche in materia di risorse idriche. Infatti ci sono investimenti che possono rivoluzionare la gestione di una risorsa importantissima come l’acqua ma questa ma tale opportunità puo’ essere colta solo riportando i consorzi alla gestione ordinaria. Analogo appello viene rivolto dagli stessi agricoltori alle associazioni di categoria Coldiretti, Confagricoltura, Confederazione Italiana Agricoltori e Confederazione Produttori Agricoli-Copagri “affinchè si faccia luce sull’operato della commissaria Pietroleonardo che in questo anno ha trascurato tutto il riparto irriguo, lasciando intere zone del comprensorio consortile completamente sguarnite sia dal punto di vista della consegna che della gestione dell’acqua allontanando di fatto il consorzio dai consorziati che in virtù del loro ruolo sono gli unici deputati alle scelte strategiche in materia di organizzazione dell’acqua”.