GRIDO DI DOLORE E APPELLO ALLA SOLIDARIETA’ CON I POVERI DEL CONGO DEL PROFESSORE BARONE

Un nuovo grido di dolore per le popolazioni più povere del Congo ed un appello accorato alla solidarietà con quelle popolazioni, solidarietà concreta, non quella dei convegni, dei buoni propositi e della retorica, sono stati lanciati questa mattina da Francesco Barone, docente universitario all’Aquila e originario di Bussi, di ritorno dalla sua cinquantaquattresima missione nel Paese africano. Barone ha incontrato di nuovo il medico congolese e premio Nobel per la Pace, Denis Mukwege, raccogliendo il suo ennesimo appello per i più poveri e deboli del Congo. Nell’incontro del 27 luglio scorso Barone e il premio Nobel hanno parlato ancora di pace e diritti umani, spesso “oscurati” in Congo, con lo sfruttamento delle donne e dei bambini e con la fame patita da tanta povera gente. “Basta belle parole, convegni ed espressioni, occorrono solo azioni concrete – ha sottolineato Barone- basterà pensare che venticinque chilogrammi di riso possono sfamare una famiglia per quattro mesi e quindi anche una semplice donazione di cibo o di medicinali possono fare tanto, a favore di chi patisce gravi condizioni di vita nella povertà”. Spesso accade infatti che anche azioni di beneficenza, da parte di tante associazioni, alla fine si traducono in raccolta di fondi dei quali una parte viene destinata a chi lavora in organismi di volontariato e solo una minima parte va a chi ha veramente bisogno. “E’ per questo che bisogna garantire ogni passaggio dal mittente al destinatario della beneficenza” ha precisato Barone. “Sono un credente e quello che faccio è per un progetto di cui il progettista è sopra di noi e penso che nessuno al mondo ha diritto al superfluo fin quando ci sia un bambino privo del necessario” ha continuato Barone. Lo stesso professore, come segno di attenzione per i poveri del Congo e per il destino di quel Paese, vittime della speculazione di grandi interessi, ha proposto che di intitolare una strada o una piazza delle città a Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano in Congo, nobile figura, caduto in un vile agguato nel febbraio scorso, a Goma. A conclusione dell’incontro con il docente universitario abruzzese, Denis Mukwege si è detto “profondamente toccato dal suo impegno a favore delle persone deprivate” e la sua opera di solidarietà “ci richiama alla nostra umanità” e “ci ricorda che tutti abbiamo la capacità di costruire ponti al posto di muri”, sollecitando impegno per un mondo più giusto dove tutti gli abitanti possono vivere nella loro dignità. All’incontro con il professore Barone sono intervenuti il vescovo Michele Fusco, il sindaco Annamaria Casini e i rappresentanti del Lions Club di Sulmona, Gianfranco Santarelli e Roberto Gentile, Nino Di Tillio, già sindaco di Bussi, che hanno preso l’impegno a favorire e sostenere l’opera di volontariato e solidarietà per le popolazioni congolesi. A coordinare l’incontro il giornalista Ennio Bellucci.

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