ROCCACASALE, L’AMAREZZA DI VUJACICH DOPO L’ESONERO: NON C’E’ PIU’ RICONOSCENZA

Leo Vujacich non è più l’allenatore del Roccacasale. Ad annunciarlo la società giovedì scorso sulla propria pagina facebook con tanto di ringraziamenti e riconoscimenti per il lavoro svolto nei suoi due anni a Roccacasale, culminati con la vittoria del campionato 2018/2019 che ha sancito il ritorno in Seconda Categoria. Il tecnico argentino non riesce, però, a comprendere i motivi dell’esonero dopo che gli sono stati riconosciuti determinati meriti. “Sono dispiaciuto tantissimo – afferma – perché sono costretto a lasciare la squadra dopo la vittoria del campionato e dopo che l’anno scorso ero stato confermato con la società che aveva chiesto a tutti di ridurre i rimborsi a causa delle difficoltà create dal Covid. Ovviamente ho accettato con tutto il cuore venendo, dunque, incontro alle esigenze della società. Quantomeno mi sarei aspettato di ripartire con il Roccacasale. Se ora sono stato fatto fuori non è per demerito perché il campionato lo scorso anno non è mai iniziato. E’ stata una doccia fredda perché non mi sarei mai aspettato una cosa del genere. Nel calcio la riconoscenza non esiste”. Tre giorni dopo la decisione di sollevare dall’incarico Vujacich, l’Asd Roccacasale ha annunciato il nuovo allenatore Francesco Saccoccia con il quale i contatti erano stati presi già da diverse settimane perché c’è stata la precisa volontà di cambiare la guida tecnica. “Mi dispiace lasciare i ragazzi dopo gli anni trascorsi con loro – prosegue l’ex allenatore del Roccacasale – e sono dispiaciuto per il modo con il quale sono stato esonerato senza, tra l’altro, aver ricevuto una telefonata dai dirigenti”. Chiuso il capitolo con il Roccacasale, Leo Vujacich guarda al futuro sperando di tornare presto in panchina: “Vorrei essere sempre chiamato ad allenare per quelle che sono le mie capacità tecnico-tattiche che ho imparato nel corso della carriera da giocatore. Certamente, non voglio essere chiamato perché qualcuno mi è amico o perché ho dietro degli sponsor. Non ho bisogno di sponsor. Evidentemente per qualcuno sono un personaggio scomodo. Dopo tantissimi anni di carriera, devo dire che i veri valori con i quali sono cresciuto non esistono più. Un allenatore non viene scelto più per le capacità ma solo perché è amico di qualcuno. Non mi identifico assolutamente con i valori del calcio attuale. Non c’è nessun problema ad accettare determinare scelte, perché ormai gli allenatori sono di passaggio per le società, ma dispiace solo per il modo come vengono prese”. Conclude Vujacich. (D.V.)