NUTRIZIONE FUNZIONALE COME PREVENZIONE

Giulio Maria Ranalli (Nutrizionista) – Ippocrate di Coo è stato un medico, geografo e aforista greco antico, considerato il padre della medicina e vissuto intorno al 400 a.C. È stato un pioniere della medicina – e della nutrizione – che oggi definiamo funzionale. Uno dei fondamenti della medicina ippocratica è il principio, chiamato in seguito da Galeno vis medicatrix naturae, o «forza curatrice naturale», che vede il corpo umano animato da una forza vitale tendente per natura a riequilibrare le disarmonie apportatrici di patologie. L’alimentazione dovrebbe rappresentare uno dei pilasti della medicina e, in termini di alimentazione e nutrizione, può essere uno strumento per migliorare – o peggiorare – lo stato di salute. Nel Corpus Ippocraticum la medicina è così sintetizzata: “Il tuo cibo sia la tua sola medicina”. Recentemente, negli ultimi 10-15 anni, il concetto di alimentazione e nutrizione è abbastanza cambiato, testimoni di questo cambiamento sono la crescente attenzione al benessere fisico, alla scelta di cibi “salutari” e crescente consumo di cibi biologici, alla nascita di “diete innovative” e di “esperti” del settore nutrizionale. Viviamo nel paese della dieta mediterranea, patrimonio dell’UNESCO, che dovrebbe essere l’emblema del benessere alimentare nel mondo ma questo, in realtà, non è così. Eccessi alimentari, sedentarietà, disinformazione, abuso di farmaci, stili di vita sregolati determinano, tutti i giorni, l’insorgenza di patologie metaboliche, cardiovascolari, neurodegenerative che caratterizzano tristemente gli ultimi decenni. Ippocrate sosteneva che la moderazione e l’equilibrio sono i cardini del benessere fisico e spirituale e alla base della salute c’è anche la dieta che sancisce la salute del corpo e dell’anima. Capire ed interiorizzare l’importanza di una corretta alimentazione è essenziale per fare prevenzione. Bisogna puntare alla prevenzione primaria ovvero quella che si propone di evitare il manifestarsi per la prima e unica volta di un evento patologico o di una determinata malattia cronica anche se stiamo vivendo un momento storico in cui sembrerebbe che la prevenzione primaria non desti l’interesse di nessuno ma ci si stia indirizzando verso una “grossolana e speculativa” prevenzione secondaria ovvero la messa in atto di procedure terapeutiche volte a scongiurarne una recidiva o il manifestarsi delle complicanze, laddove la prevenzione primaria ha fallito. La nutrizione funzionale si pone di centrare un obiettivo, la prevenzione delle patologie metaboliche, neurodegenerative e cardiovascolari.