FINISTERRAE E LA METAFORA DEL RITORNO A CASA NELL’ARTE DI MARCO DE ANGELIS
Soldatini coniati in piombo che marciano affaticati, anzi stremati, per il lungo cammino fatto e per il cammino, altrettanto duro che ancora li attende, per il ritorno a casa. E’ questa una delle curiositĆ più intriganti e avvincenti della mostra “Finisterrae” dell’artista Marco De Angelis, inaugurata domenica scorsa nella rotonda di palazzo S.Francesco. “Il ritorno a casa non ĆØ solo il ritorno nella dimora fisica della nostra vita, dei nostri affetti familiari – spiega De Angelis – ma vuol dire anche, come metafora, ritorno nel proprio intimo, lontano dalle fatiche di ogni giorno, dal rumore del mondo che vive intorno a noi. Talvolta ĆØ anche questo un ritorno che richiede sforzo, fatica, impegno, prove”. La metafora ĆØ racchiusa in quei soldati di piombo che raffigurano la tragica ritirata dell’Armir, il corpo di spedizione italiano nella sventurata campagna di Russia, nel secondo conflitto mondiale. āFinisterraeā (ai confini della terra)presenta la ricerca artistica più recente di Marco De Angelis (2019-2021) ed unāantologia della sua produzione tra dipinti, tecniche miste ed incisioni sul tema del confine, della soglia, della trasformazione, della necessitĆ di oltrepassare ed osservare altri mondi ed universi possibili. I lavori esposti sono scelti seguendo la tematica prediletta dellāartista, da sempre attento e sensibile scrutatore dei concetti di ālimenā e di āinfinitoā, nella volontĆ di esplorare le molteplici connessioni che il suo lavoro attinge da una cura artigianale e dalla chiave āalchemicaā della sua indagine poetica. Presente nellāesposizione anche un video realizzato con le musiche di Beppe Frattaroli. Lāesposizione, patrocinata del Comune di Sulmona, ĆØ a cura di Francesca Ferzoco, con la collaborazione del Laboratorio dāarte MAW-Men Art Work. Orari di visita: ogni giorno dalle 10-13/16.30-20.