TRIBUNALE GLI RICONOSCE ACCOMPAGNAMENTO MA ANZIANO ORMAI E’ DECEDUTO
Aveva lottato e atteso per mesi che gli venisse riconosciuto il diritto all’indennità di accompagnamento. Ma per un anziano sulmonese al momento che finalmente quel diritto gli è stato riconosciuto era già deceduto. L’anziano aveva fatto domanda per godere dell’indennità essendo stato colpito da demenza senile e difficoltà gravi di deambulazione. Ma nonostante questo stato di salute ormai precario la commissione medico-legale dell’Inps non aveva riconosciuto all’anziano il diritto all’indennità. Assistito dall’avvocato Catia Puglielli l’anziano ha impugnato il responso della commissione davanti al Tribunale civile. L’indennità di accompagnamento è arrivata con il decreto di omologa da parte del giudice, con la nomina di un perito, ma nel corso del giudizio l’anziano è deceduto. “Sebbene le somme verranno trasferite agli eredi costituiti in giudizio rimane comunque sempre l’amaro in bocca nel vedere una persona bisognevole non compresa dall’istituzione” ha commentato con tutto rammarico l’avvocato Puglielli.
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