L’OMBRA DI GEROSOLIMO SU PALAZZO DI CITTÀ

di Luigi Liberatore – Ce n’è per tutti. Meglio, non ce n’è per nessuno. Anzi, come si diceva un tempo, non c’è trippa per gatti. Espressione, quest’ultima, tanto cara a chi ha vissuto gli anni ’60, quelli mitici della parità della Lira, del boom economico e quando alla Banca d’Italia c’era un certo governatore Donato Menichella. Mica governatore per caso, come quelli cheadesso si fregiano abusivamente di questo titolo e sono semplici presidenti di Regione. No davvero. Stiamo divagandoperò, per cui chiediamo scusa ai nostri pochi lettori e torniamo a noi. Alle prossime elezioni comunali di Sulmona. Il preludio ci serviva per introdurre la discesa in campo di Andrea Gerosolimo, di cui si parlava da tempo come il futuro sindaco di Sulmona a sua insaputa. Era l’ombra vagante, fino a poco tempo fa, in un contesto di alti e bassi, di aspiranti capipopolo e di candidature frustrate, di rilanci a un tavolo di gioco mediocre, oppure di ribassi nelle anguste segreterie politiche cittadine. Finchè è stato proprio lui, l’ex assessore regionale dai tratti somatici semi caucasici, ad annunciare la propria candidatura a sindaco di Sulmona. Non lo ha fatto con proclami diretti, né si è fatto precedere dagli ascari o da truppe cammellate, ma semplicemente con un roboante silenzio. Sappiamo che sarebbero sette le liste a sostenerlo, come sette fratelli. Liste rigorosamente civiche con lui re, cioè monarca del civismo assoluto. E si è fatto subito sera, anzi notte. L’ombra di Andrea Gerosolimo vaga dappertutto; è una specie di rappresentanza cosmica, nelle sedi private come negli apparati pubblici. E’ Gerosolimo, si dice a Sulmona, con l’eleganza e il rispetto che un tempo si riservava a due grandi della politica abruzzese: Remo Gaspari e Lorenzo Natali. Signori, la vediamo ardua per il concorrente più accreditato a sindaco della patria di Ovidio, cioè per Vittorio Masci che, sgombrando il campo da interventi più o meno esilaranti, è l’unico in grado di fronteggiare il civico Gerosolimo. Vorrete perdonarci un cedimento in favore del sindaco in carica, per Anna Maria Casini. Ci fu un tempo in cui l’Italia ebbe bisogno di governi di “reggenza” proprio per superare le asperità partitiche. Ebbene furono quei governi a varare le migliori riforme. Come a Sulmona in questi ultimi cinque anni. Anna Maria Casini consegna una città in ripresa ai due concorrenti, Gerosolimo e Masci, con una avvertenza: potrebbe esserci ancora bisogno di un governo balneare. Aspettando il Pd, pardon, aspettando Godot!

5 thoughts on “L’OMBRA DI GEROSOLIMO SU PALAZZO DI CITTÀ

  • Ma mica abbiamo l’anello al naso

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  • La Casini avrebbe assicurato una ripresa della città?!
    Restiamo basiti:non ce ne siamo proprio accorti.
    Sarebbe bene precisare dove, quando e perchè.
    Provomiamo una caccia al tesoro. Che i cittadini dicano quali sono i rusultati positivi di una anonima, sbiadita amministrazione.
    Personalmente, mi sono sempre chiesto perchè questa sindaca , così insignificante, durasse così a lungo, quando i sindaci , nella nostra città, hanno sempre avuto una vita breve e tormentata

  • La bava di questo articolo ha bagnato il mio telefono
    Comunque non meritiamo tutto ciò
    Se ciò fosse sarà’ La fine di Sulmona

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    • TUTTI i commenti sono accettabili ma certe volgarità non fanno onore a chi le scrive, ricordando al signor Franco che l’autore, Luigi Liberatore, si firma e esprimendo le sue libere opinioni e analisi, mentre chi commenta resta nel buio dell’anonimato.

  • Non c’è che dire, un avvincente articolo “giornalistico”.

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