IL DIARIO DI SOLIMO: 16 GIUGNO 1857, UNA FONTANA “ANNUNZIATA” DA TEMPO

Fabio Maiorano – L’approvvigionamento di acqua è sempre stato un problema per tutti, massimamente per quanti non possedevano i pozzi. Preoccupazione costante degli amministratori municipali era la manutenzione delle fontane pubbliche dislocate in zone strategiche della città e, quando in alcune strade si realizzarono le prime condutture, in molti sollecitarono il Comune a costruire una fontana in piazza dell’Annunziata. Nel 1835 se ne eresse una piccola e di modesta fattura che fu ingrandita e abbellita qualche anno più tardi, quando si decise finalmente di sistemare al meglio lo slargo davanti alla chiesa e al palazzo dell’Annunziata, che era sempre affollato di persone e di forestieri, rimuovendo lo sterro accumulato e livellando l’intera area. È probabile che queste opere siano state eseguite nel 1847, come dall’iscrizione Cive.sulm.aere.pr.MDCCCXIVII incisa nella parte posteriore della fontana, sul
basamento, riportata da più autori ma ormai illeggibile. L’orologio della storia dovette però battere l’anno 1857, per l’esattezza il 16 giugno, perché il Comune stanziasse un bel gruzzolo di ducati per rendere più accogliente e funzionale la fontana dell’Annunziata, che fu dotata finalmente di un secondo bacile di pietra finemente lavorato e sorretto da una colonnina scolpita a fogliami e scanalature. Tuttavia, è certo che in quella piazza ci fosse già una fontana da tempi remoti, notizia desunta da un libro di Memorie della Casa santa dell’Annunziata in cui è annotato che «nel medesimo anno 1369 si dice fatta una Fontana avanti la Chiesa, e spesi docati 80».