COORDINAMENTO NO HUB DEL GAS: IL MINISTERO TUTELA L’ORSO BRUNO MARSICANO MA AUTORIZZA LA CENTRALE A CASE PENTE

“Il Ministero della Transizione Ecologica (o meglio Eco – illogica) sembra ricalcare le orme del famoso personaggio del romanzo di Stevenson, dottor Jekyll e mister Hyde: da un lato promuove le iniziative volte ad incentivare la salvaguardia dell’Orso bruno marsicano, mentre dall’altro adotta provvedimenti che vanno nella direzione opposta”. Lo afferma il Coordinamento No Hub del Gas. Nei giorni scorsi infatti è stato sottoscritto l’accordo di programma con il quale la Regione affida al Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise la gestione della Foresta Demaniale Regionale Chiarano-Sparvera, al fine di garantire la tutela di territori vitali per l’orso bruno marsicano. Il Ministero della Transizione Ecologica finanzierà l’operazione per il ruolo strategico che quest’area riveste per la conservazione dell’orso. “Nell’occasione  il Direttore  generale della Direzione  per il patrimonio naturalistico del  MITE, Antonio Maturani, ha dichiarato che “l’iniziativa promossa dal Parco Nazionale e condivisa dalla Regione Abruzzo rientra  tra quelle finalizzate a favorire la conservazione dell’habitat dell’orso marsicano all’esterno delle aree protette in piena finalità del PATOM, nella logica di tutelare i corridoi ad alta valenza ambientale che gli animali possono usare per spostarsi tranquillamente tra le diverse aree protette, in totale equilibrio con le attività tradizionali sostenibili” ricorda il coordinamento. “Quella del Ministero è senz’altro un’ottima iniziativa. Peccato, però, che quello che fa il dottor Jekyll  è contraddetto dall’operato di mister Hyde. Lo stesso Ministero, infatti, due mesi fa ha rilasciato l’autorizzazione ad inquinare (AIA) per la centrale di compressione che la Snam intende costruire a Case Pente di Sulmona. E lo ha fatto ben sapendo che l’area di Case Pente è un corridoio faunistico di grande importanza per la salvaguardia dell’orso bruno marsicano, specie ad altissimo rischio di estinzione. Sia il ministro Cingolani che il Direttore Maturani conoscono molto bene il documento congiunto sottoscritto dal Parco Maiella, dal PNALM e dalla Riserva Regionale di Monte Genzana in  cui, nero su bianco, è scritto che “la località Case Pente del Comune di Sulmona è pienamente inserita nello scenario che vede alcuni territori come cruciali ai fini dell’espansione demografica e territoriale auspicata e prevista dal PATOM. L’area in questione, infatti, risulta essere un corridoio ecologico di fondamentale importanza, tra la rete di aree protette, ai fini della realizzazione di  un contesto di meta-popolazione per la specie (…), condizione necessaria ed indispensabile per diminuire l’attuale rischio di estinzione. Molti individui  (di orso, ndr) nel corso degli ultimi anni dimostrano di utilizzare in maniera sistematica questi territori, non solo per gli spostamenti ma anche per alcune attività stagionali” osservano gli ambientalisti. Il 28 maggio scorso 12 associazioni ambientaliste hanno scritto al ministro Cingolani chiedendogli di riaprire la Valutazione di Impatto Ambientale (risalente ad oltre 10 anni fa) e di effettuare una nuova Valutazione di Incidenza (VIncA), proprio in ragione del fatto che la costruzione della  centrale di compressione della Snam  a Case Pente è incompatibile con gli obiettivi di tutela dell’orso bruno marsicano previsti dal PATOM. “Riuscirà il dottor Jekyll a dialogare con mister Hyde e a ricomporre lo sdoppiamento di personalità che, in maniera sempre più accentuata, sembra caratterizzare il Ministero della Transizione Eco – illogica? ” conclude il coordinamento.