NO SNAM, AMBIENTALISTI INSISTONO: DI GIROLAMO LASCI STARE TRACCIATO ALTERNATIVO
“La Snam non ha alcuna intenzione di spostare altrove la centrale e il gasdotto, giungendo ad affermare che, non solo le dueĀ infrastrutture non provocheranno danni, ma che in alcuni casi, addirittura, miglioreranno lāambiente”. Lo ricordano gli ambientalisti del Coordinamento No Hub alla senatrice Gabriella Di Girolamo. E tornano a chiedere alla parlamentare di rinunciare allaĀ proposta di un tracciato alternativo per il gasdotto ed una sede diversa per la centrale. “Tale proposta non ha piĆ¹ alcun senso perchĆ© il progetto stesso non ha piĆ¹ senso”Ā sottolinea il coordinamento, ribadendoĀ che “il progetto della Snam ĆØ oltretutto anacronisticoĀ rispetto agli impegni internazionali dellāItalia sul clima,Ā in primo luogo il rispetto dellāAccordo di Parigi che impegna i Governi al totale abbandono delle fonti fossili, gas compreso, entro il 2050″. “Con i Governi Conte 1 e Conte 2 la senatrice Di Girolamo e il Movimento 5 StelleĀ hanno avuto due anni e mezzo di tempo per bloccare o spostare il tracciato del devastante progetto della Snam, se proprio convinti di questa posizione. Ricordiamo che in ambedue i Governi, il M5S ha ricoperto i posti chiaveĀ : Presidenza del Consiglio eĀ Ministeri dellāAmbiente e dello Sviluppo Economico. Se lo avesse voluto, il M5S avrebbe potuto imprimere un cambiamento decisivo al problema Snam: ma nulla ĆØ stato fatto. Anzi, nonostante tutto il potere decisionale nelle loro mani,Ā lāiter autorizzativo ĆØ andato avanti, al punto da completare il procedimento per la centrale e arrivare ad un passo dallāautorizzazione del metanodotto. PerchĆ© la senatrice Di Girolamo non ha speso le sue energie durante i due Governi Conte?” domanda il coordinamento. “Anche se la resistenza sul piano legale ĆØ stata vergognosamente abbandonata sia dal Comune di Sulmona che dalla Regione, noi riteniamo cheĀ esistono ancora spazi per intervenire sul piano politico. Tutto dipende esclusivamente dal Governo italiano perchĆ© non vi sono vincoli internazionali che impongono la realizzazione della centrale e del metanodotto. Se cāĆØ la volontĆ politica la āquestione Snamā si puĆ² affrontare e risolvere una volta per tutte – concludono gli ambientalisti -AnzichĆ© perdersi in una battaglia di retroguardia, che farebbe solo consumare del tempo prezioso, la senatrice Di Girolamo accolga lāappello delle associazioni ambientaliste nazionali e faccia fronte comune con esse per bloccare in modo definitivo unāopera che non ha nessuna giustificazione sul piano tecnico ed economico, il cui costo ricadrebbe sulle future generazioni per i prossimi 50 anni e la cui realizzazione, qui o altrove, arrecherebbe solo danni e devastazione”.
Non hanno tutti i torti i NO SNAM nell’attaccare la proposta della Senatrice Di Girolamo, relativa alla richiesta di un tracciato alternativo del metanodotto e, conseguentemente, della Centrale di Spinta. Se fossi nei panni della Senatrice, avrei chiesto prima il parere dei Ministri che, all’epoca dei governi Conte1.0 e Conte2.0 avevano in mano la possibilitĆ di bloccare il progetto. Probabilmente, la Senatrice avrebbe capito che qualcosa non quadrava nella posizione assunta dai NO HUB SNAM. Avrebbe saputo che qualche anno prima il Presidente Mattarella si recĆ² in Azerbaijan per incontrare il suo omologo e per riconfermare la validitĆ del progetto TAP: idem, nel 2020, a Roma, fu siglato un accordo fra SNAM e SOCAR (SocietĆ energetica di Stato dell’Azerbaijan) in presenza del Presidente del Consiglio Conte e del Presidente della Repubblica di Azerbaijan Ilham Alyiev. L’accordo fu sottoscritto anche da altri Paesi attraversati dal TAP (il famigerato TAP): fra i punti, la realizzazione di infrastrutture legate allo sviluppo dell’idrogeno ed alla mobilitĆ sostenibile con gas naturale. Ma queste, ovviamente, sono quisquilie poco importanti… Meglio fermarsi a 12 anni fa!