NO SNAM, APPELLO ALLA SENATRICE DI GIROLAMO: NON PRESENTI MOZIONE SU TRACCIATI ALTERNATIVI

“Abbiamo appreso dagli organi di informazione che la senatrice Gabriella Di Girolamo intende presentare al Senato una mozione sul problema Snam. L’iniziativa è in sé positiva ma non condivisibile nei contenuti, per cui chiediamo alla senatrice di soprassedere e di riflettere bene sul testo della mozione perchè continuare a parlare ancora oggi di alternative di tracciato, quando è acclarato che la centrale e il metanodotto della Snam sono opere totalmente inutili, è non solo fuorviante ma farebbe fare alla lotta un salto indietro di molti anni. E’ inoltre illogico mettere insieme l’ ”opzione zero”, cioè l’ipotesi di  non costruire le due opere,  con le alternative di tracciato perché queste presuppongono che le opere siano necessarie, mentre la prima che siano inutili. Bisogna avere il coraggio di dire chiaramente che le due infrastrutture non servono assolutamente a nulla, se non ai profitti della Snam, garantiti paradossalmente da incentivi anche per opere inutili. Non solo,  ma il loro costo verrà pagato dalle future generazioni nei prossimi 50 anni attraverso la bolletta energetica”. L’appello a soprassedere indirizzato alla senatrice del M5S viene lanciato dal coordinamento No Hub del Gas.  “La loro inutilità è dimostrata in maniera inequivocabile attraverso i dati e i documenti prodotti dalla stessa Snam (pubblicati nel nostro dossier “Snam Affair”) e riconosciuta perfino dall’Eni e dall’Anigas (l’associazione, aderente a Confindustria, delle imprese che rivendono il metano). Partendo, quindi, dal presupposto imprescindibile della sua inutilità, occorre chiedere al Governo di sottoporre l’intera opera ad una nuova Valutazione di Impatto Ambientale, infatti quella tuttora vigente risale ad oltre 10 anni fa ed è del tutto superata e  al riesame dell’autorizzazione ad inquinare (AIA) recentemente rilasciata dal Ministero della Transizione Ecologica – sottolinea il coordinamento – Occorre inoltre sottoporre sia il progetto del metanodotto che quello della centrale ad una completa analisi costi – benefici che tenga conto non solo dei costi strettamente economici ma anche di quelli che incidono sull’ambiente e sul  cambiamento climatico, sulla salute e sulla sicurezza dei cittadini,  e di quelli a danno dell’economia locale. Se la mozione non ha questi contenuti e questi obiettivi,  presentarla non solo non produce alcun risultato positivo ma è anche dannosa”. “Non è accettabile che il Governo parli di “transizione ecologica” e addirittura cambi anche il nome al Ministero dell’Ambiente, mentre continua ad autorizzare impianti legati alle fonti fossili. Un Governo serio e coerente, consapevole della gravità dell’emergenza climatica,  farebbe quello che sta facendo il presidente americano Biden che, appena insediatosi, ha annullato il progetto del grande oleodotto Keystone XL e nei giorni scorsi ha fermato il piano di perforazioni petrolifere in Alaska, voluto da Trump. Del resto, che il neo ministro Cingolani sia subalterno alle lobby del gas lo dimostra la figuraccia rimediata alcune settimane fa quando ha mostrato all’inviato USA  per il clima, Jhon Kerry, la mappa dei nuovi gasdotti che intende costruire in Italia ricevendo da Kerry una esemplare lezione sui danni provocati dall’insistere sull’impiego del metano e delle altre fonti fossili. Il Movimento 5 Stelle, principale forza politica dell’attuale Governo, dovrebbe puntare ad ottenere risultati concreti e non prestare il fianco ad operazioni di  pura facciata” concludono gli ambientalisti No Snam.

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