IL DIARIO DI SOLIMO: 5 GIUGNO 1883, LE PORTE DELLA PORTA

Fabio Maiorano – Esposte da secoli alle intemperie e violentate dall’inesorabile usura del tempo, le vecchie imposte di legno erano ormai inservibili. Anzi, erano proprio un indecente biglietto di visita per quanti, soprattutto forestieri, entravano in città da sud, dalla monumentale porta Napoli. Della vicenda si occupò il Consiglio comunale che il 5 giugno 1883 decise di far rimuovere le imposte lignee, dato che la porta innalzata lungo la cinta muraria era ben presidiata, di giorno e di notte, dalle guardie daziarie. Due anni più tardi, i decurioni stabilirono di aprire due ampie strade ai lati di porta Napoli, ma il progetto fu portato a termine soltanto nel 1891, dopo che il consigliere Giovan Battista Corvi propose di abbattere anche la malandata chiesetta della Madonna della Pace, che era attaccata al fronte settentrionale della stessa porta Napoli, così da rendere più praticabile l’accesso al corso Ovidio in cor-
rispondenza delle due strade appena aperte ai fianchi della porta civica. Dell’antica chiesetta della Madonna della Pace si conserva memoria nel piccolo arco gotico che racchiude l’immagine della Madonna sul fronte nord della trecentesca porta Napoli e nella strada che collega piazza del Plebiscito al corso.