NO SNAM, GLI AMBIENTALISTI AL SINDACO CASINI: LE NOSTRE STRADE SI DIVIDONO
Le strade del sindaco Annamaria Casini e dei comitati cittadini per l’Ambiente, in lotta contro la centrale Snam, ora si dividono, dopo il no secco venuto dal sindaco stesso al ricorso al Tar sul provvedimento di concessione ministeriale dell’Aia, l’autorizzazione integrata ambientale, per la realizzazione della centrale a Case Pente. “Ringraziamo il sindaco Casini per la chiarezza, ma vogliamo essere altrettanto chiari: da oggi le nostre strade si dividono – annunciano gli ambientalisti – Dopo il tradimento del presidente della Regione Marsilio e del presidente della Provincia Caruso,Ā prendiamo atto anche del Ā voltafaccia del sindaco di Sulmona che, nella lotta controĀ il devastante progetto della Snam, alza bandiera bianca con motivazioni a dir poco risibili. Lei dice che non intendeĀ āpercorrere in solitudineā la via legale per non āsottrarre ulteriori importanti risorse alla collettivitĆ per un nuovo infruttuoso ricorsoā. Non si preoccupi, perchĆ© ora non ĆØ piĆ¹ sola ma in buona compagnia, Ā avendo raggiunto i tanti politici che in questi 13 anni di lotta hanno voltato Ā le spalle ai cittadini per opportunismo, ignavia o incompetenza. Ora dice che impugnare sul piano legale la decisione del Governo significherebbe sostanzialmente buttare via denaro pubblico che invece serve per cose piĆ¹ utili. Vogliamo stendere un velo pietoso sulle ingenti spese legali che lāamministrazione da lei guidata ĆØ stata, e purtroppoĀ continuerĆ ad essere condannata a pagare per lāinsipienza delle sue scelte o omissioni e che avranno, quelle sƬ, Ā pesanti ripercussioni per le tasche dei cittadini contribuenti”. “Un problema come quello della Snam, che ĆØ destinato a condizionare fortemente il futuro del nostro territorio e quello delle prossime generazioni, ĆØ davvero cosƬ infimo da non meritare neppure un ricorso al Tar? E come fa,Ā giĆ da oggi, Ā a parlare di ricorso infruttuoso? Non sa che quello dellāAia ĆØ unĀ provvedimento del tutto distinto dai precedenti, e che se anche quei ricorsi sono stati persi, il ricorso Aia, se ci sono buoni motivi (e a nostro avviso ci sono) e un ābuon avvocatoā, puĆ² essere vinto? In ogni caso proprio i ricorsi sul piano legale hanno consentito alla lotta contro lāarroganza della Snam di guadagnare del tempo prezioso”. “Ricordiamo la Casini quando, in occasione della grande manifestazione del 21 aprile 2018, dal palco di piazza Garibaldi arringava la folla promettendo di non arrendersi mai; oppure quando, nellāincontro pubblico alla ComunitĆ Montana durante la campagna elettorale del 2016, firmava lāimpegno a battersi fino in fondo per impedire la realizzazione della centrale e del metanodotto. Non era vero niente. Un vero comandante non abbandona mai la sua nave: lei lo ha fatto pur nella consapevolezza che il problema Snam investe prima di tutto la salute delle persone dimenticando, altresƬ, di essere la massima autoritĆ sanitaria cittadina” continuano i comitati ambientalisti. “Il sindaco Casini dice che continuerĆ la battaglia sul piano politico. Vista la consistenza dellāimpegno da lei profuso finora su questo piano, e i risultati conseguiti, le diciamo : auguri! Eā facile immaginare quale possa essere la credibilitĆ , nei confronti del Governo,Ā di un Comune che ormai ha gettato la spugna sul piano legale – conclude il coordinamento No Hub del Gas –Ā Una cosa ĆØ certa: noi non ci arrendiamo, come non si arrenderanno tutti quei cittadini che avranno modo di giudicare lāoperato della Casini nellāoccasione, ormai prossima, del rinnovo dellāAmministrazione municipale”.