L’ABRUZZO VERSO LA ZONA BIANCA DAL 7 GIUGNO
Dal prossimo 7 giugno Abruzzo in zona bianca. Questa la previsione in attesa della riunione dell’Unità di crisi, convocata per oggi pomeriggio all’Aquila. I dati dei bollettini sul contagio da coronavirus in Abruzzo confortano questa ipotesi, tanto sospirata. Infatti l’incidenza settimanale dei casi per centomila abitanti, per la prima volta dopo oltre sette mesi, è scesa a quota 50. Il dato, nelle ultime settimane, sta scendendo rapidamente: un mese fa l’incidenza era più del doppio di quella odierna e solo sette giorni fa era superiore a 70. La situazione, ovviamente, varia da territorio a territorio. Il quadro migliore è quello della provincia di Pescara, che ha un’incidenza al di sotto di quota 50 da un mese: ora è a 25. Seguono il Teramano, che scende rapidamente e arriva a 41 e l’Aquilano (64); entrambe le province oggi registrano il dato più basso dall’inizio dell’anno. In coda c’è il Chietino, con un’incidenza pari 65, comunque in rapida flessione rispetto alle scorse settimane. Compatibile con la zona bianca anche il tasso di occupazione dei posti letto.Infatti i dati al riguardo sono in costante flessione, con un 9% per le terapie intensive e al 13% per l’area medica, lontanissimo dalle soglie di allarme. I ricoveri scendono in fretta e passano dai 218 di mercoledì ai 197 di ieri: 181 pazienti (-19 ) sono in terapia non intensiva e 16 (-2, con un nuovo ingresso) sono in terapia intensiva. Nelle regioni in zona bianca valgono solo le regole di comportamento, mascherina e distanziamenti. Scomparirà anche il coprifuoco. Resta ovvia e scontata la prudenza di tutti. Lasciarsi andare subito all’assoluta libertà potrebbe essere molto rischioso, riaccendendo contagi da tenere sicuramente ben lontani.
Ma vi informate quando scrivete gli articoli. Ci sono più di 100 persone che attendono i risultati dei tamponi molecolari da martedì che per problemi organizzativi della nostra grande ASL ancora si conoscono.
Altro che zona bianca. Una fabbrica qui a Sulmona ha ameno 14 positivi di operai residenti anche nel Pescarese. Ma che vi hanno detto di starvi buoni?