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IL DIARIO DI SOLIMO: 19 MAGGIO 1915, “A NELLA MIA” PER AMOR DI PATRIA

Giovane e brillante avvocato, Celestino Lupi fu un convinto “interventista”, tanto da chiedere di arruolarsi come volontario per il fronte. Già sindaco di Villalago, dov’era nato nel 1884, ricevette la cartolina di chiamata alle armi mentre si trovava in tribunale, all’epoca situato a palazzo S. Francesco, in via Panfilo Mazzara. Senza scomporsi, prese la matita dalla borsa e scrisse questa frase sul muro dell’aula giudiziaria: «Udienza 19 maggio 1915 – Viva L’Italia! avv.
Celestino Lupi». Col grado di tenente, fu assegnato al 19° gruppo Artiglieria; comandante della 51a batteria, morì dilaniato dalla bomba che il 12 maggio 1917 ridusse in polvere l’Osservatorio di Nuova-Vas, sul Carso. Aveva
33 anni. Fu possibile identificarne i poveri resti dall’anello che portava al dito, al cui interno era incisa una dedica alla moglie: «A Nella mia». Medaglia d’argento al valor militare.

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