ELEZIONI LND ABRUZZO, NESSUNA IRREGOLARITA’. ARCHIVIATE LE ACCUSE DI RODOMONTI A ORTOLANO E MEMMO
Si chiude con l’archiviazione l’inchiesta sulle presunte irregolarità che avrebbero caratterizzato le ultime elezioni della Lnd Abruzzo. Non c’è stato infatti bisogno del deferimento e del successivo dibattimento perché la situazione è apparsa chiara già in fase istruttoria. La Procura Federale non ha raccolto elementi che possano confermare le accuse lanciate dall’ex arbitro Pasquale Rodomonti pochi giorni prima delle elezioni del 9 gennaio. L’inchiesta riguardava l’operato del presidente uscente Daniele Ortolano e di Ezio Memmo, il competitor di Rodomonti e successivamente eletto presidente, alla vigilia dell’assemblea delle società abruzzesi del 9 gennaio scorso. L’ex arbitro, tramite un esposto presentato alla Procura Federale, aveva denunciato delle presunte irregolarità, rimarcando l’aumento delle società votanti nel periodo tra novembre e dicembre per giungere al numero attuale di 311. Secondo la normativa, in caso di più di 300 società votanti occorrerebbero 100 consensi (invece di 50). “A questo diktat – aveva scritto Rodomonti all’epoca, si aggiunge il fatto delle deleghe in bianco che permettono al candidato più forte, rectius, Memmo, designato dal presidente uscente Ortolano, a fare e disfare a proprio piacimento delle sorti della giustizia sportiva regionale”. Gli uomini della Procura Federale non hanno trovato riscontro alle parole di Rodomonti che ha tentato la scalata alla presidenza della Lnd Abruzzo senza però riuscire a trovare le firme necessarie delle società per presentare la candidatura. In pratica, non c’è mai stata competizione con Memmo che è stato candidato unico. Nel momento in cui Pasquale Rodomonti ha avuto contezza di non avere le firme necessarie ha cominciato a sferrare attacchi ma le sue accuse sono state verificate con meticolosità dalla Procura Federale con audizioni e interrogatori, in Abruzzo e a Roma. Una quarantina di persone ascoltate tra dirigenti e personale del Comitato regionale, tra cui gli stessi Ortolano (assistito dall’avvocato Flavia Tortorella) e Memmo. Il tutto è sfociato nella mail in cui Giuseppe Chinè, capo della Procura Federale, ha comunicato che “è stata disposta l’archiviazione del procedimento”. Un cammino che conferma la regolarità del lavoro portato avanti dall’ex presidente Daniele Ortolano e dal successore Ezio Memmo.