CON IL RESTAURO DELLA VILLA COMUNALE SULMONA RITROVA DIGNITÀ

di LUIGI Liberatore –  Sicuramente passerà sotto silenzio il protocollo firmato a Sulmona tra il sindaco e il presidente della Fondazione Carispaq relativo ai lavori di restauro della Villa comunale, con una prima tranche di lavori indicati in 160 mila euro e inizialmente tutti a carico della Fondazione. Probabilmente sulla iniziativa, concreta e cantierabile prima dell’estate, qualcuno potrà anche ironizzare e buttarla in politica, facendo passare la sottoscrizione della convenzione come una delle avanguardie pre elettorali. La Villa comunale di Sulmona, per chi ha riguardo alla storia recente e soprattutto ai ricordi almeno di mezzo secolo fa, era punto di riferimento per tutte le popolazioni della Valle peligna e dell’Altosangro che lì, in quello storico quadrilatero verde, si davano appuntamento per i loro incontri mercantili. E doveva essere davvero bellaquella Villa, soprattutto accogliente durante la stagione estiva col riparo offerto dalle ombre delle piante e col ristoro della semplice acqua degli zampilli posti qua e là. Centro e punto di aggregazione magari magnificati per quei tempi verso i quali ci rivolgiamo col sentimento della nostalgia, tuttavia lontani dallo spettacolo di abbandono, di incuria e di degrado offerti lungo gli anni. Non ce la prendiamo con questa o con quella amministrazione comunale. Tutte responsabili allo stesso modo, compreso il decadimento del senso civico generale abituato a pensare che gli spazi comuni fossero cosa di nessuno. Torniamo tuttavia a noi e alla convenzione sottoscritta tra il sindaco e il presidente della Fondazione Carispaq. Non abbiamo dubbi che i lavori di progettazione siano stati affidati a tecnici di valore e di elevato spessore culturale e professionale, pur non conoscendo i trascorsi dell’architetto Walter Emilio Pace, e dei consulenti Pierlisa Di Felice(direttrice della Riserva naturale delle sorgenti del Pescara) e dello storico dell’arte Alberto Colazilli. Certamente abbiamo ragione di credere che il sindaco di Sulmona, Anna Maria Casini, e il presidente della Fondazione Carispaq, Domenico Taglieri, lascerannocon questo semplice atto un solco non effimero nella storia di Sulmona. Quanto lungo possa essere ancora non lo sappiamo. Ce lo auguriamo tuttavia profondo, senza porre alcun limite temporale alla Provvidenza!

One thought on “CON IL RESTAURO DELLA VILLA COMUNALE SULMONA RITROVA DIGNITÀ

  • bene,il “giardinetto ” usato sempre e solo per dare a credere ,uno specchietto per le allodole,tanti i lavori di recupero,rivalutazione,riqualificazione,ecc, tante le promesse ,favolose le recinzioni con” vietato calpestare le aiuole” qualche mese e tutto torna come prima,quali le ragioni? Politici e loro indicati,tutti degli incapaci,incompetenti,inutili,dignita’ di che?,Il borgo piu’ bello del Mondo,(sostengono gli illusionisti del momento) e’ arretrato,sottosviluppato,depresso sotto ogni aspetto/punto di vista,con” servizi ” sospesi,inadeguati,cancellati rimangono solo sulla carta,di fatto non usufruibili,punto,(ragioni per le quali tutto e tutti fuggono)il resto sono chiacchiere,spot pubblicitari per sudditi creduloni,o no?

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