RESTAURO DELLA VILLA COMUNALE, CONVENZIONE FIRMATA TRA COMUNE E FONDAZIONE CARISPAQ
Probabilmente subito dopo l’estate partiranno i lavori di restauro della villa comunale. Questa mattina è stata firmata la convenzione tra il Comune di Sulmona e la Fondazione Carispaq che finanzia il primo lotto dei lavori, con la somma di 160mila euro. Con questo progetto, mirato a restituire la villa ai suoi antichi splendori, saranno recuperati non solo elementi lapidei e architettonici ma verranno ripiantumate piante e alberi presenti alle origini dei giardini pubblici, inaugurati nel 1930. L’intero perimetro della storica area, come già in tutte le maggiori città europee, sarà recintato, così da garantire efficace protezione da aggressioni vandaliche nelle ore notturne. Le scelte fatte sono ispirate all’ecosostenibilità. Su una superfice di quindicimila metri quadrati, ottomila saranno coperti da manto erboso. Un giardino sarà allestito anche accanto alla cattedrale di San Panfilo e saranno sistemati i viali interni. In alcuni punti saranno riposizionati cordoli e nelle antiche fioriere saranno messe piante di bosso. Le panchine mancanti saranno ricollocate al loro posto e ci sarà un impianto di irrigazione più completo ed efficiente. L’amministrazione comunale inoltre assumerà altri due giardinieri, che si aggiungeranno a quelli già in servizio, per assicurare una manutenzione costante ai giardini. Spazi saranno aperti alla fruibilità di tutti e spazi dedicati saranno allestiti per i più piccoli. Il restauro sarà frutto del progetto dell’architetto Walter Emilio Pace, che curerà anche la direzione dei lavori, procedendo verso una gestione sostenibile dell’area verde con una pianificazione scientifica dettagliata di tutti i lavori. Per l’allestimento dei giardini è stata chiesta la consulenza di due esperti, Pierlisa Di Felice, direttrice della Riserva naturale delle Sorgenti del Pescara e Alberto Colazilli, storico dell’arte, specializzato in restauri del paesaggio. La Fondazione gestirà direttamente la realizzazione dell’intervento, secondo le regole del Codice degli Appalti, come sperimentato con successo in altri progetti simili.
bene,quando si commenta l’azione politica/amministrativa con verita’ certe,arriva la censura,quella Cinese e’ meno invasiva,rimane il circo con i suoi pennivendoli,tutti dei prezzolati nani,ballerine e buffoni,o no?
Speriamo veramente che la villa comunale esca dallo stato di triste abbandono e risorga come ai bei tempi della mia giovinezza.