IL DIARIO DI SOLIMO: 14 APRILE 1883, SPEZZATINO DI PIETRA

Fabio Maiorano – Soppressi gli ordini monastici nel 1807, i padri agostiniani abbandonarono convento e chiesa che da secoli presidiavano lā€™ingresso nord della cittĆ . Poi il tempo, lā€™incuria e la mano dellā€™uomo contribuirono in pochi anni a mandare tutto in rovina; fu cosƬ che nella seduta del decurionato, il 26 luglio 1816, si decise di smantellare tutto il complesso e di recuperare ogni genere di materiale, da vendere allā€™asta. Rimase in piedi la sola facciata che ben presto, perĆ², prese a mostrare i segni del degrado e di pericolo per lā€™incolumitĆ  della gente. Nel consesso civico
del 20 novembre 1881 fu avanzata lā€™ipotesi di spostare la facciata e il portale di S. Agostino sul fronte della chiesa di
S. Filippo Neri e il successivo 21 dicembre il Comune stanziĆ² mille lire come contributo allā€™operazione. Questo pro
getto suscitĆ² perplessitĆ  tra molti sulmonesi e scatenĆ² polemiche tra gli studiosi. Ottenute, perĆ², le autorizzazioni del ministero della Pubblica Istruzione e della Commissione provinciale per la conservazione dei Monumenti, il 14 aprile 1883 si cominciĆ² a smontare il portale del 1315 e la facciata di S. Agostino, pietra a pietra, sotto il controllo di Antonio De Nino. Quindi, ciascun frammento fu numerato e rimontato con pazienza a S. Filippo, tra i
mugugni di una parte di cittadini e il plauso di tanti altri.
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