CONCUSSIONE, DUE ANNI E DIECI MESI AL SINDACO E VICESINDACO DI PIZZOFERRATO
Il sindaco di Pizzoferrato Palmerino Fagnilli e il suo vice Adolfo Emiliano Di Sciullo sono stati condannati a 2 anni e dieci mesi di reclusione per concussione ai danni di un. Imprenditore di Castel di Sangro. Ć lā epilogĆ² del rito abbreviato che si ĆØ celebrato ieri davanti al Gup del Tribunale di Lanciano, Giovanni Nappi sulla ristrutturazioneĀ della casa anziani āVilla Arzillaā. Per entrambi il gup ha disposto lāinterdizione perpetua dai pubblici uffici che dovrebbe avere ora come conseguenza le dimissioni degli amministratori. La sentenza ĆØ immediatamente esecutiva. Assolti invece, gli altri imputati. La sentenza ha, inoltre, condannato il sindaco Fagnilli, al suo quarto mandato alla guida del paese abruzzese di circa mille abitanti, e il vice dellāepoca a una provvisionale risarcitoria di 10 mila euro a favore dellāimprenditore Pecorella, gestore di āVilla Arzillaā e amministratore della Cosel srl, patrocinato dagli avvocati Aldo e Gaetana Di Ianni, del foro di Sulmona. Secondo lāaccusa, abusando dei poteri e dei ruoli che avevano, gli imputati avrebbero costretto il legale rappresentante della Cosel, Stefano Pecorella, ad assumere una parente del sindaco nella struttura. Questa sarebbe avvenuta ai primi di ottobre 2017. Contestata la tentata concussione al sindaco e al vice perchĆ© āavrebbero cercato di imporre a Pecorella la nomina del vicesindaco come direttore della struttura e lāassunzione di sei persone da loro indicateā. Il tutto ad opera terminata e in prossimitĆ dellāapertura. Il caso scoppiĆ² quando, tra la fine del 2017 e gli inizi del 2018, Pecorella notificĆ² al Comune la richiesta di autorizzazione amministrativa, indicando il nominativo del Direttore, che non era evidentemente lāallora vice sindaco. āUna pronuncia di condanna che rende giustizia di una natura tracotante e di un delirio di onnipotenza che ha connaturato lāintera condotta dei due imputati, nella quale si colgono evidenti convinzioni di ritenuta impunitĆ del potere politico di fronte alla legge, anche in presenza di condotte delittuose particolarmente gravi quali quelle che investono lāutilizzo per fini privati del potere e della cosa pubblicaā- commentano gli avvocati Aldo e Gaetana Di Ianni. Sia il sindaco che il vicesindaco che hanno sempre rigettato le accuse, hanno giĆ annunciato il ricorso in Appello.