
OPERATRICE SANITARIA MUORE A 54 ANNI, SCATTA SEGNALAZIONE ALL’AGENZIA DEL FARMACO
E’ stata trovata senza vita all’interno dell’abitazione, probabilmente uccisa da un infarto. È accaduto a Castel di Sangro dove un’operatrice socio sanitaria di 54anni, Loreta Sciulli è morta a distanza di sei mesi da quella del marito. A dare l’allarme un familiare dopo che la donna non rispondeva al telefono. Sul posto è intervenuto il personale del 118 che non ha potuto fare altro che constatare la morte della donna dovuta ad un improvviso infarto. Stessa sorte che era toccata al marito, FRANCESCO Bellini, infermiere del distretto sanitario di Castel di Sangro, quando sei mesi si sentì male nel suo ufficio e morì. Da allora la donna non si era più ripresa e ieri, la sorte ha voluto che anche lei morisse con le stesse modalità del marito. Un dramma nel dramma per la comunità di Castel di Sangro dove la donna era apprezzata e benvoluta da tutti. Come previsto dal protocollo la morte della donna sarà segnalata all’Aifa (Agenzia italiana del farmaco), in quanto Loreta Sciulli che lavorava in una casa di riposo della zona, era stata appena vaccinata. Al momento non ci sarebbe nessuna correlazione tra la morte della donna e il vaccino ma la segnalazione è prevista per ogni decesso che avviene nei trenta giorni successivi alla inoculazione della dose di vaccino.
Buongiorno, ho letto il vostro articolo e mi dispiace molto per la signora Loreta Sciulli e della sua storia. Poi mi sono soffermato sulle ultime righe dell’articolo:
“Al momento non ci sarebbe nessuna correlazione tra la morte della donna e il vaccino”.
Mi chiedo se il giornalista che ha scritto l’articolo è anche medico patologo o se nella vostra redazione siete attrezzati a fare delle rapide autopsie. Scusate ma non potete veicolare questi messaggi. Al limitate potete scrivere che la signora è morta e le cause sono in accertamento ma non ad escludere relazioni fra morte e vaccino. O si è in grado di dimostrare cio che si scrive oppure è meglio non sbilanciarsi in ipotesi che dividono anche il mondo accademico. Il giornalismo deve basarsi su fonti certe altrimenti è solo pettegolezzo.
Buongiorno, ho letto con attenzione il suo post e le vogliamo far notare che il fatto che la morte della donna non sia “al momento” in relazione con la somministrazione del vaccino lo hanno confermato i medici che hanno eseguito la ricognizione cadaverica. Il fatto che sia stata utilizzata un’espressione temporale non esclude che qualora sia accertata in futuro la correlazione tra vaccino e decesso noi saremo pronti ad informarla. Nessun pettegolezzo o gossip ma solo sana informazione.
Perchè ti si accende una lampadina dentro il cranio se muori grazie a questi “vaccini”. Nulla è da escludere, quindi scrivendo “al momento” è sempre sbagliato. Perchè non si scrive ogni tanto anche “non si esclude che possa essere stato il vaccino”?