MARSILIO: POLEMICHE NON SERVONO, BISOGNA EVITARE DI TRASCINARE L’ABRUZZO TUTTO IN ZONA ROSSA
“Non possiamo vanificare due mesi di sacrifici e sofferenze. I dati della provincia aquilana sono preoccupanti e giustificano ampiamente le misure restrittive che entrano in vigore da lunedƬ. Come ogni venerdƬ, lāunitĆ di crisi ha lungamente valutato i dati epidemiologici, e nel tardo pomeriggio sono state assunte le decisioni poi formalizzate nella consueta Ordinanza. Dispiace che alcuni sindaci, sugli oltre 40 interessati, abbiano ricevuto la comunicazione dalla mia segreteria o dalla Asl qualche minuto dopo aver raccolto la notizia dai telegiornali. PuĆ² essere dipeso dalla numerositĆ dei comuni coinvolti e dallāampiezza dellāarea sottoposta alla zona rossa; tuttavia, la decorrenza a partire da lunedƬ mattina delle misure adottate consente a tutti di avere il tempo necessario ad organizzarsi”. A dichgiararlo ĆØ Marco Marsilio, presidente della Regione. “Quanto a chi lamenta misure āeccessiveā, sottolineo che a partire dal comune piĆ¹ popoloso coinvolto dalle nuove misure, la situazione di criticitĆ e di pericolo era talmente evidente da aver spinto le autoritĆ cittadine ad adottare una misura di chiusura delle scuole, peraltro nemmeno prevista nellāattuale normativa. Come si sa, lāultimo decreto-legge sottrae a Regioni e comuni il potere di chiudere le scuole, che restano aperte anche nelle zone rosse almeno fino alla prima media. Lāunica misura legittima per tenere chiuse le scuole dalla seconda media in su, ĆØ quella di adottare la disciplina della zona rossa in ragione del superamento del limite dellāincidenza di 250/100.000 casi settimanali o a causa della presenza di varianti e di diffusione del virus particolarmente significativa e con gravi conseguenze di morbilitĆ e letalitĆ . Esattamente quello che sta accadendo in gran parte della Marsica, della Val Roveto, della Valle Subequana e della Piana di Navelli. Una zona dove la pressione sulle strutture ospedaliere ĆØ ancora al di sopra delle soglie di allarme, e che difficilmente potrebbe reggere unāulteriore urto. Nellāultimo report settimanale, la provincia dellāAquila ha registrato unāincidenza di 216, nonostante almeno un paio di giorni a cavallo di Pasqua caratterizzati da scarsa attivitĆ diagnostica. Vuol dire che il dato ārealeā sarebbe stato sicuramente piĆ¹ elevato, molto prossimo se non superiore alle soglie di legge. Anche in questi ultimi due giorni la provincia ha continuato a registrare numeri al limite della soglia. Nellāanalisi puntuale del territorio, ĆØ emerso che tali casi non siano egualmente diffusi: lāAlto Sangro, la Valle Peligna e del Sagittario, lāAlto Aterno e la cittĆ dellāAquila sono sensibilmente al di sotto della soglia, che al contrario ĆØ ampiamente superata nelle aree poi circoscritte e delimitate come zone rosse. In tale quadro, assume scarso rilievo se alcuni comuni inseriti nella zona rossa attualmente registrano pochi casi, vista lāimmersione in un contesto di forti e consolidate relazioni e interscambi. La speranza e lāauspicio ĆØ che, con la collaborazione di tutti, a partire dai cittadini responsabili dei comportamenti individuali, si arrivi presto a superare tale situazione di criticitĆ – ha proseguito Marsilio – La Regione ha conosciuto settimane di discesa dellāindice Rt, arrivato a 0,81. Nellāultima settimana ĆØ tornato a salire a 0.89, a causa della sola provincia aquilana, abbondantemente sopra lā1 da almeno due settimane. Se non arrestiamo questa dinamica, come abbiamo fatto per Chieti e Pescara che oggi, non a caso, non conoscono piĆ¹ comuni in zona rossa, rischiamo che tutto lāAbruzzo venga trascinato in arancione o addirittura in rosso. Sarebbe una beffa, visto che questa che inizia ĆØ la quarta settimana che la nostra Regione avrebbe registrato dati da zona gialla (abolita per decreto-legge): arrivare al giorno delle riaperture in condizioni da non poterlo fare”. “Quanto ai ristori, o sostegni che dir si voglia, mi unisco alla richiesta di famiglie e imprese affinchĆ© arrivino dal Governo maggiori e piĆ¹ eque sostanze. Lāannuncio di un nuovo scostamento di Bilancio va in questa direzione. Nel frattempo, la maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale ĆØ pronta a depositare un nuovo disegno di legge per autorizzare la finanziaria regionale a erogare altri 10 milioni di euro alle aziende in difficoltĆ ” ha concluso Marsilio.