LA MADONNA SCAPPA PER POCHI……INTIMI

di Luigi Liberatore – Per la prima volta, dopo oltre trent’anni, i due maggiori quotidiani abruzzesi, Centro e Messaggero ma anche l’Ansa, la quarta Agenzia più importante nel mondo, sono stati avari di notizie sulla famosa manifestazione della Madonna che scappa in Piazza. Di una reticenza preoccupante; addirittura silenti. Abbiamo pensato che fosse colpa del Covid, di una variante religiosa appunto, visto che ormai in Italia se le cose non vanno c’entra il virus…, ma il mistero della mordacchia è presto caduto come quel liberatorio volo del manto della Madonna avvenuto all’interno della chiesa della Tomba. Le due grandi testate giornalistiche non hanno pubblicato nulla perché sono state messe alla “porta” dalla confraternita Lauretana “padrona” della manifestazione, che ha concesso invece quel privilegio di entrare in Chiesa a una emittente locale, consentendo riprese ma riservandosi i diritti. Non è dato sapere per farci cosa. Era già accaduto nel 2020. Allora furono ammessi solo i giornalisti del TG3, come se fossero gli unti del Signore e non i figlioletti di Telekabul. Ma si sa che la confraternita sulmonese dei Lauretani è impermeabile e inespugnabile, perciò potente, anzi, onnipotente, cosicchè opera nel suo campo con ampia discrezione  di vita e di morte. Non fraintendiamo: passa cioè con estrema disinvoltura dall’assicurazione dei servizi cimiteriali alla resurrezione di Nostro Signore. Non è poco e non è molto semplice. Tuttavia non siamo riusciti a capire perché alcuni giornalisti siano stati ammessi ad assistere, ed altri invece esclusi dalla manifestazione; in altre parole perché questo arroccamento da parte della confraternita che non ci sembra abbia pure tra i suoi poteri quello della scomunica. Certe manifestazioni sono proprietà universali, non hanno copyright, non possono essere gestite per grazia ricevuta, come certi servizi cimiteriali per prerogative “a divinis”. La confraternita Lauretana, per il bene della sopravvivenza, non vada in rotta di collisione con sensibilità diverse. In questa circostanza pasquale di vera sofferenza ci sono piaciuti di più i Trinitari con una via crucis non “riservata” nella loro piccola chiesa. Sicché poi viene più facile per le malelingue dire che la confraternita lauretana sia intangibile perché rappresenta un serbatoio di voti. Chi scrive è un credente ma non professante, per cui i soli voti che conosce in questo ambito sono esclusivamente quelli ecclesiastici.  (Foto Antonio Santangelo)