SETTORI GIOVANILI, DALL’ABRUZZO LA PROPOSTA DEL BLOCCO DELLE ANNATE
Tutelare i settori giovanili scolastici. E’ questo un obiettivo della Lnd Abruzzo che, in una lettera inviata ai presidenti nazionali Cosimo Sibilia (Lnd) e Vito Tisci (Sgs) chiede un tavolo di confrontoĀ tra istituzione sportive centrali e territoriali per affrontare lāargomento. Dopo uno studio promosso e realizzato dal consiglio direttivo del Comitato regionale, coordinato dal consigliere Mauro Bassi (titolare della delega per il calcio giovanile), e valorizzato dal contributo di diversi professionisti, tra cui la psicologa dello sport Irene La Fratta, ĆØ emersa lāintenzione di proporre un tavolo di confronto partendo dal blocco della annate per la seconda stagione consecutiva. In particolare, tre sono state le problematiche evidenziate: i ragazzi nati nel 2002 hanno disputato solo 20 partite su due campionati juniores (2019/2020 e 2020/2021) e nella prossima stagione ( 2021/2022 ) si troverebbero giĆ ad essere al secondo anno come fuori quota nelle categorie dilettantistiche (Promozione, Eccellenza e Serie D) senza aver mai giocato in queste categorie, nĆ© con la dovuta preparazione nei due anni precedenti. In secondo luogo, i ragazzi nati nel 2003 hanno saltato un campionato allievi (solo 13 partite nel 2019/2020) ed uno juniores (2020/2021) per cui nella prossima stagione (2021/2022) si troverebbero a disputare un campionato juniores come āseniorā ed essere al primo anno come fuoriquota nelle categorie senza avere la necessaria preparazione. Per concludere, i ragazzi nati nel 2004 hanno saltato due campionati allievi (2019/2020 e 2020/2021) quindi si troverebbero a disputare un campionato juniores passando, praticamente, dai giovanissimi alla juniores. “Il calcio giovanile non ĆØ un dettaglio ā ha commentato Memmo ā ma piuttosto il nostro patrimonio piĆ¹ prezioso, il futuro della nostra disciplina. Abbiamo deciso di avanzare queste proposte sul piano nazionale per dare a tutti il nostro contributo di studio e di riflessione, perchĆ© le problematiche riscontrate in Abruzzo sono le stesse delle altre regioni italiane. Dopo mesi di infruttuose iniziative e lettere di intenti, credo sia il momento di agire, e spero che i vertici nazionali possano accettare la proposta di aprire un tavolo nazionale, cui noi offriremo volentieri il nostro contributo. Ć il momento di agire per il bene dei nostri ragazzi”.Ā