IL MONASTERO DELLE MONACHE DI CLAUSURA DI CORFINIO È “ABUSIVO”

Un monastero fantasma o meglio un monastero che ospita le monache ma che non non sarebbe mai stato eretto canonicamente. E questo perché  la  richiesta di istituzione del convento avviata trenta anni fa dal vescovo Giuseppe Di Falco non è stata mai portata a conclusione. La notizia che ha del clamoroso perché tutti gli atti giuridici messi in atto fin ad oggi dalla struttura di religiose sarebbero tutti nulli. Lo rivela oggi il quotidiano il Centro in un articolo di Claudio Lattanzio, che ha intervistato la Madre Superiora Maggiore del monastero di Corfinio che ora rischia di essere soppresso. “Il convento non è stato ancora chiuso e le decisioni arriveranno direttamente dalla Santa Sede, c’è tutta una pratica in corso”, afferma la religiosa responsabile della Federazione delle suore Visitandine. “Siamo indignate per le notizie false che sono state pubblicate sul Monastero della Visitazione di Corfinio, che di recente, la Santa Sede  ha affiliato alla federazione. Guardando  tra le carte si è scoperto che il monastero non è stato mai eretto canonicamente e quindi tutti gli atti compiuti risultano invalidi. Per questa ragione e altri motivi, che non competono essere conosciuti fuori dall’ambito religioso, il monastero è in attesa della decisione della Sacra Congregazione. Ogni passo che è stato fatto è stato coordinato con la Santa Sede da cui unicamente dipendiamo”. La religiosa tiene a precisare che la Federazione che dirige, non dipende dal vescovo di Sulmona. Il vescovo ha solo la funzione di tutelare di guardare, ma tutte le azioni che vengono fatte dalla federazione dei monasteri dipendono direttamente dalla Santa Sede”. “Il monastero di Corfinio, per quello che abbiamo scoperto, anche se esiste da 30 anni, nei fatti non esiste affatto perché non è stato mai eretto canonicamente”rivela la Madre Superiora. “Purtroppo a suo tempo, l’ultima lettera che doveva essere prodotta per certificare l’erezione del monastero, per negligenza o dimenticanza, non possiamo dire come e perché, non è stata mai inviata”. “Facendo le pratiche di rappresentanza legale relative all’aggregazione del monastero alla nostra Federazione”, prosegue la religiosa, ” abbiamo scoperto che alla Prefettura dove sono iscritti tutti i monasteri come enti giuridici, il monastero di Corfinio non esisteva. Siamo andate in Congregazione e abbiamo visto che la pratica non era completa. Il vescovo di Sulmona Michele Fusco, questo doveva dire non altro. Questo non si fa nella Santa chiesa di Dio”. Il monastero di Corfinio era stato inaugurato circa trent’anni fa dall’allora vescovo di Sulmona Giuseppe Di Falco. Le visitandine sono religiose di voti solenni monache di clausura, dedite a vita di meditazione e preghiera. Sono organizzate in monasteri autonomi, retti da una superiora: l’ordine conta circa 2.000 monache e novizie e 137 case, sparse in tutto il mondo. Una di queste è quella di Corfinio che ora vogliono chiudere. Intanto in paese continua la mobilitazione per far restare le monache nel monastero annesso alla cattedrale di San Pelino. Per domani alle 18, il sindaco Romeo Contestabile insieme alla maggioranza hanno indetto un consiglio comunale proprio per discutere dell’annunciata partenza delle monache di clausura e dei conseguenti provvedimenti da adottare. Prima tra tutti l’azione verso la Santa Sede tesa a convincere i responsabili della Sacra Congregazione dalla quale dipendono le sorti del monastero di Corfinio.

2 thoughts on “IL MONASTERO DELLE MONACHE DI CLAUSURA DI CORFINIO È “ABUSIVO”

  • Le religiose di clausura, sono quelle che più sono dedite al Signore, pregano e lavorano, in silenzio ossequiando le attività del mondo esterno. Monastero o non monastero mi sembra più una cosa terrena che spirituale, una cosa che la chiesa nei secoli ha sempre applicato, la proprietà degli immobili, il patrimonio ecclesiale tra storici e moderni è stimato tra quelli più ricchi del mondo. Sarebbe ora di dismettere e attribuire quegli immobili utili alle RSA o prima accoglienza etc..etc…
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  • Mi sembra più che chiara l’argomentazione della Madre Superiore ed essendo una procedura tutta interna all’organizzazione ecclesiale, compresa la “dimenticanza” di qualche vescovo della diocesi di Valva e Sulmona, di “abusivo”, secondo la mia opinione c’è solo il titolo di questo articolo.

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