MUORE PER COVID POLIZIOTTO LOCALE DI CAPPELLE ORIGINARIO DI SULMONA

Era originario di Sulmona l’agente di polizia locale, Anselmo Scardaoni, 54 anni, in servizio a Cappelle sul Tavo. Scardaoni, che ĆØ vissuto in cittĆ  fino al momento di essere assunto nella polizia locale, era molto conosciuto e stimato, sia a Sulmona che nelle localitĆ  dove ha prestato servizio.Lā€™uomo era stato ricoverato in ospedale dopo essere risultato positivo al Covid-19 a metĆ  febbraio. Era in servizio a Cappelle dal 2017, dopo essere arrivato dal Comune di Mozzo, in provincia di Bergamo. La notizia della sua prematura scomparsa ha lasciato sgomento l’intero paese. “Ha combattuto per settimane il terribile virus che si era impossessato del suo fisico sano e vigoroso ma non ĆØ riuscito a sconfiggerlo e, alla fine, ne ĆØ stato sopraffatto. CosƬ, ci ha lasciati, dandoci lā€™arrivederci ad una vita migliore, Anselmo, lā€™Agente della nostra Polizia Locale. Quella della sua scomparsa ĆØ stata una notizia lacerante, seppure preceduta dallo scandire impietoso del suo lento arretrare in quella sua battaglia contro il coronavirus. Sappiamo che si commosse il giorno in cui gli fu indicata, ineluttabile, la via del ricovero in ospedale per affrontare la battaglia” ha scritto il sindaco Lorenzo Ferri. “Il nostro Anselmo era severo nellā€™interpretazione dei suoi compiti, intuitivamente non semplici, ma sempre vellutato nel suo modo di porgersi, cosƬ lo ricordiamo. Il suo sorriso, a volte appagato a volte mesto, difficilmente lasciava spazio al corruccio. La sua presenza era piacevolmente avvertita in Municipio. Avvertiremo acuta la sua mancanza che va ad aggiungersi a quella di Paolo Saccoccia, il primo della famiglia del personale comunale di Cappelle sul Tavo a cedere lā€™esistenza al maledetto morbo, dieci mesi or sono. Un requiem dal profondo di cuore ad entrambi – ha concluso Ferri – al suo ā€œcapoā€, il comandante della nostra Polizia Locale, che con Anselmo condivideva, nel quotidiano, spazi e compiti e che lo aveva come fratello minore, un pensiero di conforto”.

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