SCREENING DI MASSA E TEST RAPIDI, MARCOZZI (M5S) PRESENTA INTERPELLANZA

I pentastellati abruzzesi sollevano dubbi sull’utilità delle campagne di screening, considerato il diffondersi di varianti, abbastanza temibili e chiedono anche chiarezza sulle società che hanno venduto test rapidi alla Regione. Secondo il capogruppo in Consiglio regionale, Sara Marcozzi, quelle società sarebbero vicine ad ambienti del centrodestra. In una interpellanza il capogruppo del M5s ricorda che come già si sa i test molecolari sono i più affidabili, per avere un quadro effettivo della situazione senza rischiare di mandare in giro asintomatici positivi inconsapevoli dei rischi. Ma su questo fronte Marcozzi sostiene anche che ogni volta che la questione è stata proposta all’attenzione del governo regionale come risposta si sono avuti solo attacchi propagandistici, sterili e inconcludenti. L’esempio più eclatante è quello del caso Guardiagrele dove, a fronte di oltre 4300 test effettuati, solo due persone sono risultate positive, nonostante Guardiagrele sia stato un cluster della cosiddetta variante inglese. Numeri ben diversi dai test di massa effettuati direttamente con tampone molecolare a Pizzoferrato dove sono risultate positive 71 persone su 530. Per questo la Marcozzi ha presentato interpellanza urgente in Consiglio regionale e un accesso agli atti per andare fino in fondo e avere risposte.